The Village spiegato in un video!

THE VILLAGE

Il 15 ottobre, The Village è stato presentato a Pavia, all’interno dell’incubatore d’impresa OPEN Torrevecchia Pia. L’evento ha rappresentato un momento di sviluppo di organizzazioni e comunità che vogliono migliorare e rendere più efficaci gli equilibri del team di lavoro, ma anche un’occasione per allargare il network.

Questa che stiamo vivendo è una stagione di grande vitalità per the Village, il gioco per lo sviluppo del talento e delle competenze trasversali che dal 2011 portiamo dentro le comunità di ogni genere, dalle grandi aziende alla piccola associazione, attraversando il mondo del pubblico e del privato e usando gli abitanti del villaggio per aiutare le persone a lavorare meglio assieme esprimendo le proprie risorse migliori.

Oltre al lavoro coi gruppi, la sessione di gioco a Pavia ha visto un arricchimento della presentazione grazie all’intervento del collettivo DMAV, che ha messo in scena Echoes, la performance che racconta The Village, i suoi abitanti e le loro dinamiche in una chiave più teatrale e suggestiva.

Gli stimoli emersi durante la giornata di lavoro sono stati così forti che, a caldo, abbiamo deciso di approfittare di quel momento per provare a raccontare The Village a chi non c’era assieme gli amici della Cooperativa Itaca (con cui, lo ricordiamo, lo strumento del villaggio è stato creato qualche anno fa), che hanno facilitato con noi la giornata.

Oltre a questo, abbiamo avuto la possibilità di contaminare la forza espressiva di Dmav e The Village con quella del movimento Change_Community Model. Quello che ne è uscito è un video che mostra e spiega come si può usare The Village in ogni contesto in cui le persone si trovino a lavorare assieme per raggiungere un obiettivo comune. Specchio della comunità, strumento di cambiamento, motore di efficacia progettuale: The Village emerge sempre di più come un modo per attivare le risorse e le energie positive di un gruppo.

Buona visione, fateci sapere cosa ne pensate! A breve, un’altra grande novità dal villaggio 😉

 

Francesca D’Anna

Francesca D'Anna

Attiva in ambito creativo principalmente attiva attraverso i linguaggi dell’arte digitale, fa parte del collettivo DMAV – Social Art Ensemble e del collettivo kant machine.

Nel 2011 ha creato la Village Digital Art Collection, le 15 immagini del progetto The Village.

Tra le sue altre attività:

  • partecipa al gruppo di scrittura creativa Dof attivo su pubblicazioni collettive (2005 – 2011)
  • ha coordinato l’evento Process Counseling Day, live performance con 450 persone a Udine (2006)
  • è nel gruppo di direzione del progetto della SPC – Scuola di Process Counseling

In Dof dirige il finance & administration department. Introduce l’idea di semplicità e presenza come valori centrali del modello gestionale.

Cintura nera di karate e appassionata di animali allungati (furetti e levrieri principalmente), vive una fetta rilevante della sua vita nel silenzio del bosco.

resident #07

resident #07

resident #07 fa parte della serie residents creata da DMAV per il progetto di sviluppo sociale The Village. I residenti abitano gli spazi del villaggio, immersi nel tentativo di chiarire il proprio ruolo all’interno della comunità.

In questo, ci fanno semplicemente da specchio.

Le immagini delle figure colorate di The Village rappresentano un tempo e uno spazio assoluti: i residenti hanno il compito di trovare forme di equilibrio provvisorio attraverso sequenze gestuali precedentemente assegnate.

I residenti in carne ed ossa che abitano di fronte alle immagini di The Village costruiscono i loro spazi a partire dai materiali della comunità.

resident #07
dimostra interesse per la carne, il metallo, il cuoio e il plexiglass.

Residents è un lavoro ideato e realizzato da Giordano Bianchi e Alessandro Rinaldi per DMAV.

Aparctias

Aparctias

Aparctias
è il vento del nord nella
rosa dei venti asimmetrica di Aristotele. Segna il punto di orientamento per
eccellenza, accompagna lo sguardo del viaggiatore alla ricerca della meta.
Aparctias è
un’installazione posta in uno spazio vuoto, di passaggio, che utilizza il
suono per disegnare un bosco, i suoi sentieri e il senso di attraversamento.

È concepita come
esperienza di viaggio verso il villaggio, verso la comunità e pone il viandante
a confronto con l’erranza, tra sentieri interrotti, vie che scorrono
parallele e, per la maggior parte, si perdono nel bosco, al confine tra le
tracce e la natura.

Un dettaglio
infinitesimale lungo il sentiero segna il passaggio dall’ansia
dell’erranza alla speranza di trovare o ritrovare la strada verso la comunità.

Aparctias è un lavoro ideato e realizzato da Leo Kopacin e Alessandro Rinaldi per Kant Machine.