The Village a Punto di incontro, fiera del lavoro, della formazione e dell’orientamento

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L’8 e il 9 novembre si svolgerà, presso il padiglione 5 della Fiera di Pordenone, Punto di incontro, il salone dedicato al lavoro, alla formazione e all’orientamento. Ci sarà anche The Village!

Nata dalla voglia e dall’urgenza di indagare un mondo del lavoro in costante mutamento, la fiera – forte dei numeri della precedente edizione – punta a diventare il maggior evento dedicato alla formazione, orientamento e lavoro del Nordest.

Come ha spiegato Alvaro Cardin, presidente di Pordenone Fiere, si tratta di

“un progetto importante con una forte valenza sociale attorno al quale si sono strette figure di primo piano del tessuto economico, formativo e istituzionale del nostro territorio che ringraziamo per il loro impegno. Una rete che permetterà di realizzare al meglio quelli che sono gli obiettivi della manifestazione: da una parte offrire alle aziende espositrici informazione, confronto, sulle concrete opportunità che le nuove regole del mondo del lavoro offrono per aprire le porte a nuove risorse umane, dall’altra condurre i giovani e gli adulti alla ricerca di nuova occupazione a scoprire tutte opportunità in ambito formativo e occupazionale.”

Un momento di conoscenza e confronto importante per studenti, aziende, università ed enti di formazione, ma anche l’occasione per approfondire alcuni temi importanti legati al mercato del lavoro all’interno di workshop appositi.

Data la natura sociale e la presenza sul medesimo territorio che condivide con la fiera, non poteva mancare FAB!, il generatore di impresa per lo sviluppo sociale creato da Cooperativa Itaca a Pordenone. FAB, che sta vivendo ora la sua fase di Academy (3 mesi durante i quali gli aspiranti fabers si allenano nello sviluppo di competenze tecniche e relazionali, mentre rifiniscono l’idea di impresa che verrà presentata alle selezione finale di gennaio), sarà presente con un suo stand dedicato. Al suo interno, sarà possibile ricevere informazioni su FAB, sulla Academy e conoscere i fabers di questa prima edizione.

Presso lo stand FAB, un team di facilitazione DOF sarà a disposizione per sessioni di gioco di The Village, lo strumento per lavorare sulle competenze sociali. The Village, nato da una partnership fra Coop. Itaca e DOF, è anche lo strumento di facilitazione che FAB ha scelto di adottare all’interno della propria Academy, in particolare nel modulo sulle competenze relazionali, indispensabili per andare a completare un profilo imprenditoriale interessato a dare il proprio contributo alla comunità in termini di innovazione sociale.

Nel corso delle due mattinate, le sessioni di gioco – rivolte alle singole persone o a gruppi molto ristretti – saranno dedicate in prevalenza all’utilizzo di The Village in una chiave di orientamento, mentre durante i pomeriggi saranno più mirate all’utilizzo delle competenze sociali e trasversali per il potenziamento di progetti di impresa che potrebbero trovare ospitalità all’interno di FAB.

Per informazioni o per chiedere un appuntamento su THE VILLAGE, scrivete a info@dofcounseling.com

Non sai cos’è FAB? Scoprilo QUI.

 

INFO UTILI

Dove: Fiera di Pordenone, Viale Treviso, 1 33170 Pordenone
Quando: 8-9 Novembre 2012. Orari di apertura: dalle 9.00 alle 17.00
Sito della fiera: www.incontropordenone.it
Pagina Facebook di Punto di incontro 

The Village al X Workshop sull’impresa sociale di Riva!

Si aprirà fra pochi giorni, il 13 e 14 settembre, a Riva del Garda l’ormai tradizionale appuntamento con il Workshop sull’impresa sociale, organizzato da Iris Network. E ci sarà anche The Village, con ben due iniziative!

Giunto quest’anno alla sua decima edizione, il Worshop rappresenta uno degli appuntamenti più importanti e prestigiosi per il settore a livello nazionale. Nato come appuntamento interno alla comunità scientifica, il Workshop è in realtà fin da subito diventato l’occasione di confronto a più ampio raggio. Gli oltre trecento partecipanti delle ultime edizioni sono stati non solo ricercatori e studenti, ma in maggioranza operatori e dirigenti di imprese sociali e organizzazioni del terzo settore, esponenti della pubblica amministrazione, rappresentanti del mondo dell’impresa for-profit e del credito. Il Workshop è diventato, col tempo, un appuntamento che favorisce lo scambio fra imprenditori sociali e ricercatori, individuando l’innovazione come tema conduttore e la discussione di buone prassi come cifra metodologica.

Quest’anno il Worshop è dedicato al tema “Innovazione su misura. Fare di più con meno“. La scelta parte dalla considerazione che l’impresa sociale sta vivendo una delle fasi più difficili e insieme più interessanti della sua esistenza. Da una parte la resilienza di molte cooperative sociali e altre imprese sociali è messa a dura prova dalla crisi che taglia le risorse e moltiplica i bisogni. D’altro canto riemerge, soprattutto in ambito internazionale, l’interesse per forme imprenditoriali in grado di produrre beni di interesse collettivo, anche se con approcci non sempre chiari rispetto alle modalità di costituzione, funzionamento e gestione. A fronte di sollecitazioni e impegni che si moltiplicano, i tradizionali schemi di azione non sembrano più così efficaci e impongono alle imprese sociali di elaborare, in tempi brevi, strategie che rompano con il passato recente. Come produrre servizi di welfare senza contare sulle risorse pubbliche? Come garantire l’inclusione lavorativa in una congiuntura recessiva dell’economia? Come promuovere partecipazione in quadro deteriorato della socialità? Come sostenere gli investimenti con costi finanziari elevati? Come migliorare organizzazione e governance d’impresa superando i vincoli normativi?

Oltre alle sessioni plenarie, il Worshop propone una serie di laboratori tematici (scaricate il Programma completo per vedere tutti gli appuntamenti). In uno di quelli che si svolgerà la mattina del 14, dedicato agli acceleratori e incubatori per start-up sociali e organizzato da A.I.C.C.O.N., verrà presentata l’esperienza di FAB!, l’incubatore per lo sviluppo sociale di cui vi abbiamo già parlato e al cui interno The Village svolgerà una funzione importante, essendo lo strumento di facilitazione che verrà usato all’interno della Village Academy (cui dà anche il nome).

Nelle sessioni parallele, sia il pomeriggio del 13 che la mattina del 14, sarà poi possibile partecipare alle sessioni di presentazione/gioco di The Village. Si tratterà di introduzioni declinate in modo specifico per il mondo della cooperazione sociale, al cui interno sarà possibile cominciare a conoscere lo strumento, ma anche provare a immaginare fin da subito come potrebbe essere utilizzato all’interno delle singole realtà. Il team di The Village è anche disponibile a incontri dedicati a singole organizzazioni, per prenotarne uno è sufficiente scrivere a info@insidethevillage.org

Il Workshop avrà un’anteprima milanese l’11 settembre. Si tratta di una tavola rotonda che si svolgerà nell’ambito di un seminario organizzato in collaborazione con Vita, Legacoop cultura Lombardia e il Teatro dell’Elfo (che sarà anche la sede dell’incontro). Un’occasione per conoscere in anteprima i temi che verranno trattati a Riva. Le parole chiave del Workshop – “innovazione su misura” e “fare di più con meno” – verranno approfondite guardando a uno specifico settore: la produzione culturale.

Sempre a Riva, da segnalare anche FUORI WIS, evento nell’evento: uno spazio informale dove sviluppare approfondimenti e analisi, seguire dibattiti e incontri.

X WORSHOP SULL’IMPRESA SOCIALE
13-14 settembre 2012
Centro Congressi Riva del Garda (TN)

LINK UTILI

Il SITO di Iris Network
Il Programma del Workshop
Il Tumblr di FUORI WIS

 

[le informazioni sul Workshop sono tratte e adattate dal sito di Iris Network]

 

Porte aperte in FAB!

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Giovedì 19 luglio, l’incubatore di sviluppo sociale FAB apre le porte a chiunque voglia saperne di più del progetto e della Village Academy.

Open Day FAB” avrà luogo dalle 9 alle 21 (praticamente, una maratona!) nella sede dell’incubatore, in via San Francesco 1/C a Pordenone (già sede storica di Itaca, a fianco dell’ex convento di San Francesco). Il programma prevede: 3 sessioni in plenaria, durante le quali verrà presentato il progetto (alle 9.00, alle 15.00, alle 18.00); 3 turni di colloqui individuali dalle 10 alle 13, dalle 15 alle 18, dalle 19 alle 21. Nei colloqui sarà possibile chiedere informazioni e approfondire il progetto d’impresa e capire meglio quali saranno le figure di supporto messe a disposizione della Village Academy. A partire dalle 19.00, un momento conviviale con frutta, musica e drink. È pur sempre estate 😉
Per quanto riguarda la parte di formazione e accompagnamento in Academy che verrà fornita tramite l’utilizzo di The Village, si alterneranno nel corso della giornata i componenti del team The Village che seguirà più da vicino l’Academy: Manolo, Giovanna e Laura.

Chi fosse interessato a partecipare all’Open Day FAB può iscriversi subito contattando info@i-fab.it e/o l’Uffico Commerciale Coperativa Itaca allo 0434366064, indicando le sessione ed i colloqui a cui desidera partecipare.

Sito FAB
Pagina Facebook FAB

The Village: una Academy al servizio dell’innovazione sociale

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Venerdì 29 giugno è stato presentato ufficialmente a Pordenone FAB!, un incubatore di idee e di progetti per lo sviluppo sociale e la valorizzazione del territorio. Un modo con cui la Cooperativa Itaca – importante realtà cooperative del Friuli Venezia Giulia e non solo, che lavora in ambito sociale, sanitario ed educativo – ha deciso di festeggiare i suoi primi 20 anni di storia e attività, restituendo alla comunità tutta la ricchezza di saperi e di esperienze che l’hanno fatta crescere negli anni. Da qui la scelta di attivare un incubatore di sviluppo sociale rivolto ai giovani (ma non solo) disoccupati o a chi si trova in una situazione di forte instabilità lavorativa, per sviluppare progetti che rispondano a criteri di inclusione, sviluppo imprenditoriale, di garanzia e sviluppo occupazionale, di attenzione alla sostenibilità e privilegiando lo sviluppo tecnologico. Un modo per uscire dalla crisi attraverso la crisi, scommettendo su menti brillanti con idee innovative, puntando su progetti di sviluppo.

Per una Cooperativa sociale come Itaca, che nel 2011 ha sfondato i 34 milioni di euro di fatturato segnando un + 7,8%, incrementando il numero degli occupati (oltre 1300, l’83% dei quali donne) e dei soci lavoratori (oltre 1000), lanciare un progetto come FAB! ha un significato molto particolare. Come ha spiegato il presidente della cooperativa Leo Tomarchio nella conferenza stampa di lancio dell’iniziativa, “Noi vogliamo proporre un nuovo modello di mondo e di comunità sociale, coerente con la mutevolezza del contesto economico”. In poche parole, “inclusivo e aperto a chiunque, basato sull’idea di valorizzare le caratteristiche che rendono unico ogni essere umano e mirato ad un effettivo progresso sociale”.

The Village per FAB!

FAB! è strutturato per fasi e tappe e una parte sostanziale è rappresentata dalla Village Academy.
Fra la prima e la seconda selezione, i partecipanti faranno l’esperienza di una fase di formazione intensiva e supporto che li aiuterà a chiarire le variabili sociali e organizzative che servono a portarlo avanti, ad acquisire una serie di strumenti tecnici e relazionali per aumentare la propria efficacia e competenza, a mettere a punto una strategia comunicativa del loro progetto e ad affrontare nel modo migliore la fase finale di selezione. All’interno della Academy, come strumento operativo e modello di lavoro, verrà utilizzato proprio The Village, che conferma così la propria vocazione di strumento di facilitazione per la crescita personale e il lavoro con i gruppi.

L’Academy prevede – per tutta la sua durata – il supporto e l’affiancamento di un team di facilitazione, che sosterrà i candidati nella gestione operativa, organizzativa e comunicativa all’interno dell’incubatore e con gli stakeholder esterni.
L’attività formativa e di coaching si svolgerà nei locali di FAB!, in via S. Francesco, storica sede della Coop. Itaca, all’interno di spazi progettati appositamente per favorire lo scambio, il confronto e la creatività.

Durante l’evento del 29, nella chiesa dell’ex convento di San Francesco è stato allestito un laboratorio aperto The Village, in cui – all’interno di un allestimento suggestivo che ricreava il silenzio, i suoni e i profumi del bosco in cui il nostro villaggio idealmente si trova – è stato presentato il gioco e spiegato la funzione che avrà all’interno della Academy, come strumento di facilitazione e di lavoro sulle competenze dei singoli e dei team.

The Village Academy si presenterà nel suo insieme al pubblico giovedì 19 luglio, durante un OPEN DAY che aprirà per tutto il giorno le porte dello spazio FAB! a chiunque fosse interessato al percorso e volesse saperne di più su metodo (The Village) e contenuti (piano formativo e percorso di supporto).

Il progetto FAB! gode, oltre alla collaborazione di Dof Consulting, del supporto di diversi partner, fra cui l’Università degli Studi di Trento, A.I.C.C.O.N. (Associazione Italiana per la promozione della Cultura della Cooperazione e del Nonprofit), la Provincia di Pordenone e il Comune di Pordenone, che ha dato il patrocinio all’evento di lancio.

Link utili e divertenti:

SITO UFFICIALE FAB
PAGINA FACEBOOK FAB
Album sulla pagina Facebook di FAB con le foto dell’inaugurazione
Album sulla pagina Facebook di The Village con le immagini del Village Lab, tenuto da Giovanna Tinunin e Laura Beriotto
Resoconto per immagini della prima sessione di lavoro negli spazi della Academy

Per informazioni: info@i-fab.it

 

THE VILLAGE fra i vincitori del Premio Città impresa 2012!

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È con grande gioia che annunciamo che THE VILLAGE, il gioco per lo sviluppo delle competenze e delle comunità sociali è uno dei progetti vincitori del Premio Città impresa 2012! Il premio, istituito dal Festival Città Impresa, è dedicato ai “fabbricatori di idee”, cioè a “imprese, enti, associazioni e singoli individui che contribuiscono ogni giorno con il loro lavoro, idee e passione a far crescere il territorio del Nordest, e, con esso, l’intero Paese, esempi di successo di promozione di una cultura dell’innovazione, esperienze di sintesi di tradizione manifatturiera e creatività, best practices nel settore del profit e del non profit.” Un’iniziativa che, nelle intenzioni degli organizzatori, si offre come occasione di visibilità per la dimensione progettuale del Nordest, ma anche di incontro fra i premiati, che avranno così la possibilità di condividere “visioni” e prospettive.
Quando riceveremo il premio? Mercoledì 2 maggio alle 17.30 presso la Fiera di Vicenza, nell’ambito dell’inaugurazione del festival e alla presenza del Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera.

Il Festival Città Impresa

Arrivato alla sua quinta edizione, il festival è una settimana di incontro e confronto a livello europeo su idee, proposte e modelli per rinnovare il tessuto produttivo e affermare una nuova fase di sviluppo sostenibile. Protagoniste le aziende che innovano, che puntano sulla creatività e/o su rinnovate sapienze artigiane, ma anche le città che producono idee, creano luoghi – spesso all’interno di antichi stabilimenti industriali – dove le idee si incontrano e si scambiano, dove il rapporto tra cultura, creatività ed impresa crea contaminazioni e produce nuove suggestioni.

Festival curioso, questo, che fin dalla sua nascita si è posto come punto di riferimento di un territorio vasto e variegato come il Nordest, nella consapevolezza che per vincere la sfida competitiva determinata dalla crisi globale occorre puntare sì sulla tradizione di un territorio e del suo tessuto economico, ma scommettendo allo stesso tempo su elementi centrali di sviluppo quali idee, creatività, innovazione e sostenibilità. A sostenere il tutto, la convinzione che il Nordest sia una grande fabbrica di idee che può dare un contributo ancora maggiore alla rinascita italiana e europea, a patto che sia unito e che ragioni in rete. Tema di quest’anno: “Le fabbriche delle idee. Cultura, innovazione e sostenibilità per la competitività dei territori e delle imprese”.

Cinque giorni dedicati a idee, innovazione e sostenibilità

La capacità di reinventarsi, di trovare nuovi modelli produttivi e di innovare anche sul piano sociale, in un’ottica di interdipendenza e integrazione fra impresa, comunità e territorio diventa perciò il focus del programma del festival: cinque giornate fitte di appuntamenti (dal 2 al 6 maggio), distribuiti in 35 località del Nordest, tra cui 5 Città Impresa: Schio (Vi), Federazione dei Comuni del Camposampierese (Pd), San Daniele del Friuli (Ud), Riviera del Brenta-Miranese (Ve), Pieve di Soligo (Tv). Oltre un centinaio gli eventi in cartellone per un’edizione che punta al record di 200mila partecipanti e vedrà, fra i relatori internazionali, Oded Shenkar, economista statunitense teorico dell’imitazione innovativa, e Ben Casnocha, blogger e viaggiatore definito da BusinessWeek “uno dei migliori giovani imprenditori americani” (il programma completo è consultabile sul sito www.festivalcittaimpresa.it).

Di assoluto interesse, sarà poi sabato 5 maggio la Notte Verde del Nordest, che metterà in connessione città e quartieri dell’area metropolitana tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Promossa da Nordesteuropa.it in collaborazione con Sette Green e la media partnership di Ansa, Radio 24 e IcMoving Channel, la maratona green si snoderà in contemporanea attraverso una eco-mappa che coinvolge oltre 20 città e territori: Padova, Venezia, Vicenza, Udine, Gorizia, Adria, Bassano del Grappa, Borgo Valsugana, Federazione dei Comuni del Camposampierese, Mel, Miranese e Riviera del Brenta, Pieve di Soligo, Valdagno.
Durante il giorno, e fino a notte fonda, ciascuna realtà approfondirà una sfumatura della green economy con iniziative ad hoc: energia, mobilità, paesaggio e agricoltura, economia, gestione dei rifiuti, turismo, ricerca scientifica, bio-architettura e design, nuove professioni e formazione. (per informazioni: www.notteverdenordest.it).

Siamo orgogliosi di far parte di tutto questo e curiosi di incontrare gli abitanti di altri “villaggi”, con cui potranno forse nascere nuovi interessanti “gemellaggi”.

È in questi momenti che ci sentiamo ancora più orgogliosi di aver scelto di aprire le porte del Villaggio dell’innovazione sociale, perciò GRAZIE a tutti i “fabbricatori di idee” che stanno sostenendo THE VILLAGE nel suo viaggio – appena cominciato – all’interno di organizzazioni e comunità che vogliono crescere senza dimenticarsi delle persone e delle loro capacità!!

Il sito ufficiale del festival

The Village per i professionisti dell’area socio-assistenziale

PoliticheSociali

I settori di applicazione e utilizzo di The Village sono davvero infiniti, ma il lavoro che consente di fare sulle competenze sociali si fa davvero importante in tutti quei contesti in cui è fondamentale lavorare sull’efficienza e la coesione di gruppi da cui dipende il benessere di altre persone, come avviene in ambito socio-assistenziale. The Village apre le porte ai professionisti di quest’area così importante, organizzando un seminario dedicato il 23 febbraio prossimo a Udine.

L’esigenza di creare un laboratorio ad hoc nasce da tre domande centrali:

Come possiamo PROGETTARE e FACILITARE percorsi di sviluppo delle competenze sociali all’interno di un gruppo, un ambito socio-assistenziale, una comunità?
Come possiamo AIUTARE il gruppo di persone con cui lavoriamo a raggiungere un miglior equilibrio interno?
Come possiamo RIFLETTERE sulle nostre caratteristiche personali in termini di punti di forza e aree di sviluppo?

A partire da questi quesiti si snoda il seminario interattivo e gratuito, interamente dedicato alla presentazione e alla sperimentazione del gioco per lo sviluppo delle comunità sociali.

Il seminario sarà articolato in diversi momenti:
Benvenuti nel villaggio, che rappresenta il modulo introduttivo nel quale, attraverso la narrazione, vengono presentate le finalità dello strumento/gioco e si fa conoscenza con le figure che abitano il villaggio.
Gioco e sviluppo sociale è il modulo centrale, interamente dedicato al gioco e alla sperimentazione del metodo.
Applicazioni e ambiti: in questa fase i partecipanti avranno la possibilità di raccogliere proposte di applicazione all’interno dei diversi contesti sociali: comunità, ambiti socio- assistenziali, comuni, equipe di lavoro.

Per l’evento è stato chiesto l’accreditamento all’ordine degli Assistenti Sociali del Friuli Venezia Giulia.

Quando

Giovedì 23 febbraio, dalle 14.30 alle 18.

Dove

Presso la Sala conferenze delle cooperativa Hattiva di Feletto Umberto, Udine.

THE VILLAGE – Arte Gioco e Formazione #01

2011_11_26 Arte Gioco e Formazione #01

Uno degli obiettivi fondamentali del progetto The Village è la realizzazione di eventi che coinvolgano le comunità sociali e le organizzazioni in performance collettive di narrazione, gioco, formazione e arte contemporanea.

In questo caso il villaggio viene letteralmente costruito insieme ai partner e agli ospiti del progetto in modo da ospitare la comunità di riferimento in un luogo simbolicamente significativo per il contesto territoriale.

Gli ambienti vengono progettati e ideati per ospitare le varie aree tra cui: i laboratori didattici e di gioco, le installazioni artistiche dei collettivi che partecipano al progetto e la piazza principale del villaggio in cui si svolge la performance di narrazione.

Questo è il resoconto in video della performance di lancio del progetto realizzata a Trieste il 26 novembre 2011 presso il Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima.
Dof e Itaca, attraverso una rete di partnership in costante crescita, si pongono l’obiettivo di portare The Village in molte altre città nei prossimi anni.

Intervista a Federica Manzon

Intervista a Federica Manzon

Federica Manzon, giovane scrittrice finalista del premio Campiello, ha scelto di giocare, nell’evento del 26 novembre, la carta del Mercante-Esploratore e, con grande generosità, ha portato nel villaggio un racconto originale che ha colpito molto il pubblico.

Nell’intervista, ha spiegato il motivo per cui ha scelto proprio questa carta. Ogni volta che scrivi – ci ha detto – fai il viaggio del Mercante: “La cosa forse più bella dello scrivere non è tanto l’oggetto libro che hai alla fine, ma è quanto l’idea di scrivere un libro ti spinge a esplorare qualcosa che non conosci, che non sai”.
Ecco emergere quindi questa figura di scrittore che è come un esploratore di mondi, alla ricerca costante di sguardi nuovi sulle cose e sulle persone. Un esploratore, però, che non si perde nel suo viaggio di scoperta, ma che si ricorda di far ritorno al villaggio per condividere con gli altri abitanti quello che trovato: “L’importanza delle storie è proprio quella di portare una parte che non conosci, quel fuori che c’è al di fuori del villaggio e che il villaggio non può conoscere”.

Intervista a Maria Sole Mansutti

Intervista a Maria Sole Mansutti

Il 26 novembre, l’attrice Maria Sole Mansutti ha “spiazzato” il pubblico in sala interpretando per un momento una giovane donna che è stata rinchiusa per anni e con dolore nel manicomio di S. Giovanni di Trieste. La carta che ha scelto di interpretare è quella del Folle, di cui dice di aver apprezzato soprattutto due cose. La prima è “la qualità del folle nel sembrare quello che è e dire quello che pensa”. Un folle, quindi, che irrompe nel villaggio e scombina le carte. “Getta la maschera” comunicando ciò che è senza filtri e, nel farlo, scopre le maschere degli altri abitanti, che in lui si rispecchiano e si interrogano su chi sono loro.

E poi, continua Maria Sole, il folle ha un’altra grande fortuna, che è quella di essere una persona che, a differenza delle altre, continua ad avere un canale di comunicazione fra mente e corpo che rimane sempre aperto, anche se fa fatica a gestirlo. Qualità che, in realtà, potrebbe essere l’unica via possibile per trovare un equilibrio, come sanno bene gli attori, che proprio sul recupero di questa questa comunicazione lavorano.

Intervista a Mike Sponza

Intervista a Mike Sponza

Non poteva che essere la musica protagonista della partecipazione di Mike Sponza al “sabato del villaggio” del 26 novembre scorso. Musicista, bluesman e attivo animatore di network musicali, Sponza ha scelto di giocarsi la carta dell’Agricoltore perché ritiene, come spiega nell’intervista, che occorra “avvicinarsi, nei processi di crescita personale, a quella che può essere un’esperienza del mondo dell’agricoltore, cioè non avere fretta, seminare le cose giuste al momento giusto”. Questo, continua, è strettamente legato al tema delle competenze perché “in un mondo in cui c’è molta tuttologia, in realtà bisogna andare a cercare il particolare, dove ognuno di noi sviluppa 1, 2, 3, una serie di competenze e non si inventa le cose all’ultimo momento”.

Alla domanda su cosa potrebbe consigliare il Mike Sponza “agricoltore” al Mike Sponza musicista, il nostro risponde: “Stai calmo, fai quello che devi fare, prima o poi qualcosa cresce!”

Tempismo, pazienza, preparazione e cura. Non c’è che dire, abbiamo trovato l’incarnazione perfetta dell’Agricoltore!

Intervista a Roberto Cosolini

Intervista a Roberto Cosolini

All’evento di presentazione di The Village, che si è tenuto il 26 novembre a Trieste, le figure del villaggio prendono vita attraverso il racconto in prima persona di personaggi provenienti da mondi molto diversi. Fra questi, anche il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, per un giorno sindaco del villaggio. Ovviamente, la carta che ha scelto di raccontare è quella del Capo del villaggio.

Da buon “capo del villaggio”, il sindaco Cosolini spiega che ogni ruolo è importante, in quanto richiede doti quali responsabilità, capacità e senso della missione affidata. Come dire: un villaggio non funziona se non facciamo tutti la nostra parte, prendendo seriamente i compiti che ci vengono affidati.
Cosolini ribadisce quanto sia importante che, come in ogni gioco che si rispetti, all’emozione vada affiancato l’equilibrio. “La missione del Capo del villaggio è una faticosa costruzione di equilibri” – spiega – in quanto, come figura, “deve avere contemporaneamente la capacità di ascoltare e conoscere i problemi e le esigenze di tutti e deve avere l’equilibrio di fare poi una scala delle priorità”.
A questa forma di equilibrio, sostenuta dalla sensibilità dell’ascolto di tutte le voci, è poi fondamentale aggiungere il coraggio, perché il Capo del villaggio deve avere la forza di saper spiegare le motivazioni che stanno alla base delle sue scelte in fatto di priorità. Il rischio, se non ci riesce, è quello di perdere la fiducia, che è la componente principale della relazione fra gli abitanti di qualunque villaggio e la figura che li guida.

Ascolto, attenzione, equilibrio, capacità di scegliere sulla base delle priorità e coraggio nel comunicare in modo trasparente i criteri di questa scelta: ecco le caratteristiche che fanno di un Capo del villaggio una guida utile per tutta la comunità.

L’azienda come villaggio? Si può fare, partendo dal rispetto

Agricoltore

 “Io sono come sono e questo è quel che sono”.

Battuta tipica del personaggio fumettistico di Braccio di Ferro, questa frase riassume in realtà abbastanza bene come spesso ci sentiamo quando interagiamo con gli altri e il modo in cui lo esplicitiamo a parole. Sappiamo bene tutti quanto sia sia difficile, quando non ci sentiamo a nostro agio in un contesto relazionale, cambiare l’angolo di osservazione e fare lo sforzo di immaginare che il cambiamento possa nascere da noi prima di esigerlo negli altri. Sul luogo di lavoro, la cosa si fa ancora più pesante, perché alla difficoltà della relazione si sommano tutta una serie di ostacoli legati al contesto organizzativo, alla cultura aziendale e, banalmente, alla grande varietà di persone con cui ci troviamo a confrontarci giorno dopo giorno, sia verso l’interno che verso l’esterno dell’organizzazione stessa. Il disagio e il malessere che ne possono derivare finiscono troppe volte per minare non solo la nostra attività lavorativa, ma anche la nostra salute.

Da questa consapevolezza e dalla voglia di esplorare strumenti innovativi che possano dare un contributo significativo per migliorare il lavoro di gruppo all’interno delle organizzazioni, in un’ottica di rispetto e miglioramento continuo, nasce la conferenza dal titolo “BENESSERE ORGANIZZATIVO E CULTURA DEL RISPETTO: L’AZIENDA COME VILLAGGIO”, che l’Associazione APA Ansia Panico Agorafobia onlus di Pordenone, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale di Pordenone, il Centro Servizi Volontariato FVG, organizza il 25 gennaio prossimo a Pordenone.

The Village per il benessere organizzativo

Da dove viene il desiderio di affrontare il tema del benessere organizzativo dal punto di vista particolare della cultura del rispetto? Da una parte, l’espressione “benessere organizzativo” si riferisce alla condizione della singola persona che opera in un contesto organizzativo di qualunque tipologia o dimensione, al suo sentirsi bene nel ruolo che ricopre e nelle relazioni che instaura con i colleghi a tutti i livelli della gerarchia interna, ma anche con i clienti esterni con cui si trova a interfacciarsi un giorno dopo l’altro. C’è poi l’accezione più ampia di “benessere organizzativo”, inteso come tutto quell’insieme di fattori e di condizioni esterne che vengono promosse, determinate o favorite dall’organizzazione stessa per garantire il maggior livello possibile di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori.

The Village può rivelarsi uno strumento molto utile perché, essendo pensato per favorire lo sviluppo delle competenze all’interno delle comunità sociali e delle organizzazioni, focalizza l’attenzione sul duplice binario del lavoro individuale che ciascuno di noi, quando è inserito nel proprio contesto lavorativo, può fare per continuare a crescere e migliorare (in termini di efficacia professionale e di crescita personale) e su quello organizzativo più ampio, dove è importante lavorare sulle dinamiche dei gruppi, per capire come mettere in luce i passi possibili per uno sviluppo comune. È vero che tutti noi “siamo quel che siamo”, ma questo non ci deve impedire di lavorare sulle nostre competenze relazionali e su quelle del gruppo in cui operiamo per provare a trovare una modalità di lavoro comune che ci consenta di crescere insieme, in quanto gruppo.

Il rispetto è una pianta che va coltivata con cura e pazienza, proprio come fa l’Agricoltore (di cui abbiamo usato la Carta a corredo di questo post), che lavora il “terreno organizzativo” e lo prepara allo sviluppo delle relazioni.

Dove e quando

L’incontro avrà luogo presso la Sala Convegni della BCC in Via Mazzini n. 47/d a Pordenone, mercoledì 25 gennaio 2012 dalle 18.30 alle 20.15.

I relatori

Interverranno all’incontro il dott. Manolo Battistutta, formatore e consulente aziendale DOF Consulting di Trieste, il dott. Emanuele Ceschin, Responsabile Risorse Umane della Cooperativa Itaca di Pordenone, la dott.ssa Laura Prosdocimo, presidente dell’associazione A.P.A.

Il Villaggio apre le porte della sua Scuola!

Jasmine Mauri, Velleda Dobrowolny (Game Lab)

Inizia un nuovo anno e, come al solito, tutti cerchiamo di cominciarlo facendo dei buoni propositi. Nel Villaggio, una delle cose che ci ripromettiamo più di frequente è che il futuro ci porti nuove occasioni per imparare a lavorare su quello che sappiamo fare e sul modo di farlo.

Ecco perché abbiamo deciso di cominciare il 2012 aprendo la Scuola del Villaggio e invitandovi al primo percorso formativo ufficiale su The Village!
Si partirà dalle “basi”, proprio come in qualunque altra scuola, ma non si tratterà esattamente di una formazione “tradizionale”…

Fra gennaio e febbraio partirà infatti il percorso: “Benvenuti nel villaggio”.
Benvenuti nel villaggio” è un percorso formativo distribuito su due giornate (27 gennaio e 3 febbraio) ed è pensato come un’opportunità per chi desidera avvicinarsi al gioco, conoscere le carte, utilizzare al meglio la plancia di gioco e iniziare a sperimentare su di sé la metafora del villaggio come chiave di riflessione sullo sviluppo personale.

Due giornate di introduzione a The Village, quindi, ma anche e soprattutto di esperienze e gioco!

Maggiori informazioni si trovano sulla pagina dedicata ai “Training” o si possono avere scrivendo a info@insidethevillage.org

L’arte del Villaggio: opere in mostra

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Martedì 20 dicembre alle ore 18.30 presso la Sala Comunale d’Arte Arturo Fittke (Piazza Piccola 3) verrà inaugurata la mostra “L’arte di THE VILLAGE”.

Tra le opere in mostra: The Village di Francesca D’Anna, resident #07 di DMAV, Aparctias di kant machine.

The Village di Francesca D’Anna consiste di 15 immagini, realizzate attraverso la tavola digitale e finite in acrilico, che costruiscono l’universo di immagini di The Village. Con un segno primitivo e colorato, gli abitanti del Villaggio prendono vita, apparendo al contempo figure ancestrali nella forza del segno eppure straordinariamente contemporanee in termini di composizione e gusto per il colore.

resident #07 fa parte della serie residents creata da DMAV per il progetto di sviluppo sociale The Village. I residenti abitano gli spazi del villaggio, immersi nel tentativo di chiarire il proprio ruolo all’interno della comunità. In questo, ci fanno semplicemente da specchio. Il progetto predilige l’utilizzo di materiali industriali e artigianali inseriti all’interno di videoinstallazioni pensate, nella versione integrale del progetto, per un intervento di public art in contesti urbani. Residents è un lavoro ideato e realizzato da Giordano Bianchi e Alessandro Rinaldi per  DMAV.

Aparctias di kant machine lavora ai margini del villaggio, partendo dal tema dell’erranza e dei sentieri nel bosco. Aparctias è il vento del nord nella rosa dei venti asimmetrica di Aristotele. L’opera, nella sua versione integrale, è un’audio installazione posta in uno spazio vuoto, di passaggio, che utilizza il suono per disegnare un bosco, i suoi sentieri e il senso di attraversamento. Aparctias è un lavoro ideato e realizzato da Leo Kopacin, Alessandro Rinaldi e Marzia Nobile per  kant machine.

La mostra “L’arte di THE VILLAGE” sarà visitabile da mercoledì 21 a venerdì 23 dicembre dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalla 17.00 alle 19.30. L’ingresso è libero.

Per qualsiasi tipo di informazione o approfondimento sul progetto si prega di scrivere a: info@insidethevillage.org

Prima della Prima di The Village

Martina Marafatto, Leonardo Modonutto, Nicola Artico

La sera di venerdì, appena finito di preparare tutto per il grande evento, alziamo gli occhi e vediamo la scritta The Village che campeggia sulla Stazione marittima, e anche se non è la prima volta che sta lì sopra – già una settimana prima, per un incredibile e bellissimo errore, lo stendardo del villaggio ha sventolato per un giorno intero – non possiamo evitare di sentirci emozionati.

Allora ci siamo, siamo pronti, mesi di lavoro – telefonate, arrabbiature, esaltazioni, correzioni in corsa, cambi di programma, riunioni di coordinamento, visioni notturne, intuizioni improvvise, lunghe meditazioni, incontri ai confini della realtà – e siamo a questo punto. Finalmente. Domani The Village verrà presentato al pubblico. Le porte del villaggio si aprono per incontrare il mondo.

La mattina dopo a Trieste fa freddo, e cominciano ad arrivare tutti. Una nutrita squadra di Itaca per le attività di welcoming, Emanuele, che ha passato la notte in un camper ormai mitologico, con abbondanti quantitativi di libri. I primi ospiti speciali: il sindaco, Roberto, che ha decisamente il physique du rôle del capo del villaggio, imponente, solido e sornione come un orso grigio. La scrittrice, Federica, che si guarda attorno incuriosita sorridendo e parlando con la voce un po’ bassa, si prepara a raccontarci l’importanza di prendere il largo. L’attrice, Maria Sole, minuta, con i capelli biondi che si aprono in un piccolo colpo d’ala, per qualche minuto ci mostrerà il volto in ombra e quello in luce del Folle. Il chiitarrista, Mike, con l’eleganza asciutta di chi suona e vive il blues e, da buon Agricoltore, conosce la terra e i segreti della crescita.

Velleda e Jasmine, amorevoli, hanno già allestito il loro spazio, Manolo e Anna hanno parcheggiato lontano e arrivano infreddoliti, Giovanni si confronta con Laura e Alberto. Un po’ per volta arrivano tutti: Paola, Massimo, Enrichetta, Laura e i tanti amici di Itaca, pronti ad abitare il villaggio; i collettivi artistici al gran completo (Guitto, Kant machine e DMAV). C’è Francesco, che sta per donarci splendide parole, ci sono i partner di Area.

Marzia e Gabriella si preparano, Marco sorride. Volti appena intravisti, incontri inattesi, tamburi indiani, vibrazioni, immagini, videocamere, giornalisti, cravatte, cappotti, volti, corpi che emergono lisci dal buio, collane che si rompono, piante, quadri, installazioni. Rami che si spezzano, sedie in pelle, un buon numero di sciamani e di bambini.

Alessandro sta facendo il soundcheck, all’ultimo momento utile, mentre Nicola, uscito come uno dei suoi pesci magici dalla stanza acquario del lab art, è pronto ad accompagnarlo con alchimie sonore. I team Dof si preparano ad animare gli spazi di confronto con il pubblico. Sono piccoli particolari prima dell’avvio: un sorriso di Leo – ma quale Leo? ce ne sono almeno tre, sono tutti splendidi e si confondono nella memoria – Giordano con gli occhi azzurri sta controllando un video, il personale della Stazione è stupito da questa allegra invasione. Paola ha i capelli rossi, Francesca e Giovanna sono a modo loro emozionate. Ori si concentra, sarà lei una delle prime ad aprire le danze. Pronti? Pronti! Allora via. Si inizia con musica e poi con un silenzio che sembra non finire mai. Alessandro parla e le cose all’improvviso sono tutte vere. Benvenuti nel Villaggio.

The Village su “IL PICCOLO”

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Il Piccolo dedica un articolo alla presentazione di The Village del 26 novembre alla Stazione Marittima di Trieste.

The Village, tra il gioco e l’iniziativa didattica

“Iniziativa didattica, fonte innovativa di sviluppo, alternativa culturale legata al lavoro, modello di Social Art. Le definizioni abbondano ma di base resta semplicemente un gioco, tra quelli definiti abitualmente di “ruolo”.[…] Per la sua vernice nazionale, “The Village” ha convocato ieri alcuni “giocatori” tipo, dal musicista Mike Sponza, all’attrice Maria Sole Mansutti, sino alla scrittrice Federica Manzon e soprattutto il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini…”

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The Village su “IL PICCOLO”

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Il Piccolo dedica alla presentazione di The Village un lungo articolo firmato da Luca Saviano.

Benvenuti a “The Village”, giochi per scoprire se stessi

“E’ un modo di lavorare sulla propria identità, riscoprendo le proprie radici e, soprattutto, nutrendo una visione collettiva del futuro. […] Giocando ed esplorando la dimensione simbolica di alcune figure, infatti, si può intraprendere un percorso introspettivo per comprendere quali siano i propri punti di forza e quali, invece, le proprie debolezze. Riflettendo sulla comunità o sul gruppo di appartenenza, inoltre, ci si può chiedere di cosa abbia bisogno l’organizzazione stessa per continuare a crescere.”

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