Nasce la Village Academy!

The Village Academy

Sempre di più le persone manifestano il bisogno di lavorare in modo dedicato allo sviluppo delle proprie potenzialità in un contesto che sia allo stesso tempo sfidante e ricco di stimoli. Per questo, DOF, in collaborazione con Enaip FVG, ha dato vita a The Village Academy: un luogo di crescita e di confronto in cui lavorare con professionisti esperti sul tema del talento personale.
 
 
Il lavoro sul talento individuale e sulle competenze trasversali rappresenta per tutti un’area di lavoro di grande rilievo perché in gioco c’è l’equilibrio tra le sfide della vita di tutti i giorni e la necessità di trovare una forma di benessere autentico, un’oscillazione continua e difficile fra le risposte che dobbiamo dare alle aspettative del mondo e come ci sentiamo nel farlo. Non si tratta solo di un tema centrale nel contesto professionale, ma di una spinta al benessere fisico e mentale che riguarda ogni aspetto della nostra esperienza: imparare a capire quali sono quelle che ci servono, cosa dobbiamo saper fare per svolgere al meglio il nostro lavoro, definire il bilanciamento che ci può servire per rendere un gruppo più efficace, immaginare la caratteristica di una buona squadra di lavoro, saper gestire il cambiamento sono tutte sfide che ci tocca combattere quotidianamente e se non abbiamo strumenti a disposizione che ci aiutano l’impresa si fa davvero ardua.
 
Per rispondere a questo bisogno, abbiamo creato The Village: era il lontano 2011 quando, dopo anni di lavoro sul campo, abbiamo quindi deciso che era venuto il momento di creare qualcosa di utile e semplice allo stesso tempo. Eravamo consapevoli che troppo spesso la questione delle competenze rimane argomento per specialisti e viene affrontata, in sede formativa e consulenziale, in modo serio ma distaccato, troppo lontano da quella che è l’esperienza quotidiana delle persone. Per cui abbiamo pensato che il modo migliore per farlo fosse quello del gioco. Così, sostenuti anche dai compagni di viaggio di Cooperativa Itaca che hanno “testato” per primi e a lungo lo strumento nelle loro équipe miste, è nato The Village, il gioco per lo sviluppo delle competenze sociali15 abitanti che rappresentano altrettante competenze distintive, un kit di gioco e un metodo di facilitazione. Al suo interno, confluivano il lavoro pluriennale di noi tutti sulle competenze in ambito formativo ed educativo, i modelli di sviluppo organizzativo, il linguaggio creativo della social art.
 
Volendo fare un bilancio dopo molti anni di utilizzo in organizzazioni pubbliche e private in tutta Italia, possiamo veramente dire che The Village ha mantenuto le sue promesse e si è rivelato uno strumento potente per aiutare le persone a ragionare su talento e competenze a un doppio livello. Di solito, quando si lavora su questi temi, ci si concentra o sulla dimensione individuale o sul bilanciamento del gruppo in cui siamo inseriti, spesso utilizzando strumenti diversi. Il bello di The Village, invece, è che collega in modo molto forte la domanda “cosa so fare?“, ma soprattutto “come potrei saper fare domani?” con la domanda “come sviluppare all’interno di questo team/squadra/startup/azienda/associazione/équipe le competenze giuste che al momento sono poco presenti o mancanti?”. The Village “piace” sempre (lo diciamo così, in maniera semplice) perché parla a chiunque lo usi della sua vita e delle sue esperienze, della fatica che bisogna fare per assumersi la responsabilità di reinventarsi, crescere e migliorare.
 

The Village e la domanda fatidica

 
Però.
Sempre più spesso, in tutti i contesti in cui abbiamo portato The Village – aziende di ogni dimensione, PA, associazioni di categoria, squadre sportive, scuole, percorsi di formazione, progetti di consulenza – a un certo punto arrivava la domanda: “ma se volessi approfondire in prima persona? Se volessi imparare ad usare The Village davvero bene, anche al di fuori del mio contesto operativo?” A un certo punto, ci siamo resi conto che la domanda ci veniva fatta troppo spesso, per cui abbiamo cominciato a pensarci su. È vero che The Village viene usato da anni nei nostri percorsi di coaching e di orientamento, ma non era sufficiente. Ci abbiamo riflettuto e abbiamo concluso che sarebbe andato bene il metodo che usiamo sempre per fare pezzettini ulteriori di strada: accompagnarci a dei compagni di viaggio. Abbiamo così ripreso una conversazione antica, solo temporaneamente interrotta, con Enaip Friuli Venezia Giulia e quello che ne è uscito ci rende molto felici. The Village si apre al grande pubblico (direbbero i pubblicitari) e diventa una vera e propria Academy di sviluppo personale!
 

The Village Academy: la nostra risposta

 
La Academy rappresenta un momento importante nella vita del nostro modello di lavoro: non solo uno strumento di sviluppo e crescita rivolto ad aziende e a realtà di tutte le dimensioni, ma anche un’occasione di lavoro su di sè che ognuno di noi può sperimentare e vivere in prima persona. Entrando nella Village Academy, le persone possono accedere a percorsi mirati per esplorare il proprio talento e le proprie potenzialità in ambiti di interesse specifico: dalla gestione del cambiamento a livello personale e professionale al miglioramento delle relazioni di coppia, dall’allenamento nelle capacità di parlare in pubblico alle tecniche di integrazione mente/corpo (qui citiamo solo i primi corsi in partenza, ma sul sito dedicato ci sono tutti).
 
The Village Academy offre percorsi formativi intensivi che possono essere fruiti indipendentemente l’uno dall’altro, oppure combinati fra loro per dar vita a un percorso di sviluppo su misura. Ci sono poi il coaching, i workshop e la possibilità di richiedere e progettare assieme percorsi personalizzati. Facendosi guidare dall’archetipo del villaggio e dalle caratteristiche dei suoi abitanti, chi vi partecipa potrà intraprendere un appassionante viaggio di esplorazione delle proprie risorse interne, dando vita a un percorso dinamico in cui si alterneranno momenti di esplorazione creativa, occasioni di confronto e sessioni di applicazione mirata del metodo.
Novità fra le novità: per i più appassionati del metodo, sarà anche possibile seguire un percorso specifico per ottenere la certificazione di Trainer The Village.
 

Veniamo alle questioni pratiche

 
Dove si tengono i corsi? A Pasian di Prato, appena fuori Udine, nella sede di Enaip FVG.
Quanti corsi ci sono? Sei, frequentabili tutti assieme o separatamente. A questi si aggiungono tre percorsi per trainer certificati The Village.
Quando partono? Quali sono i primi? Il primo si tiene l’11 maggio, ma meglio consultare il sito della Academy.
Vorrei saperne di più prima di decidere! Giustissimo: martedì 16 aprile presentiamo la Academy all’Enaip. I posti sono limitati, per cui è MEGLIO REGISTRARSI
 
 
Hai altre domande? SCRIVICI a info@thevillageacademy.it

The Village per i marketer di domani

The Village per il Master in digital marketing dell'Università di Udine

Lo scorso autunno, è partito a Udine il Master di I livello in Digital Marketing, organizzato dall’Università degli Studi. A inizio percorso, anche un modulo sulle competenze trasversali, il cui protagonista è stato proprio The Village

Un’occasione formativa di alto profilo promossa da un Ateneo come quello udinese, sempre attento a immaginare occasioni di crescita originali e al passo coi tempi, nata dalla crescente ricerca di professionisti in grado di organizzare e gestire la comunicazione attraverso strumenti digitali e social media.

Perché ti parliamo di un percorso formativo che intende formare specialisti nella gestione della comunicazione digitale, su sito web o social media, con un profilo particolarmente attento alla gestione dei contenuti? Perché alla base di qualunque buona comunicazione, c’è sempre lo sforzo di costruire una relazione con le persone (non coi target!) a cui vogliamo far conoscere chi siamo e cosa abbiamo loro da proporre. La relazione, però, va costruita tramite un percorso di consapevolezza che parte dalle proprie caratteristiche e talenti, dall’ascolto dei bisogni e da un allenamento all’interazione con l’altro. Chi si occupa di comunicazione ha bisogno di lavorare su questi tre aspetti fondamentali e quale strumento meglio di The Village può supportare questo esercizio quotidiano? :-)

Pensiamo solo a a quanto scriveva nel 2012 sul blog DOF, a proposito della carta del Narratore, Giovanna Tinunin, che ha portato The Village a Udine:

L’interconnessione resa possibile dal web 2.0 ha trasformato quindi quello che prima era broadcasting, “trasmissione” di contenuti in un’unica direzione, in conversazione e questo pone delle questioni cui il Narratore non può sottrarsi. La conversazione riguarda qualunque tema, realtà pubblica e privata, ma anche le singole persone e il Narratore può farne parte solo se accetta di stare al gioco, solo se è disposto ad ascoltare quello che hanno da dire gli altri prima di esprimere il suo pensiero o raccontare una storia.

Tutto questo ha importanti risvolti per il mondo delle organizzazioni, per esempio, perché le obbliga a ripensare le modalità di creazione e diffusione di quella che è la loro narrazione principale (oggi si chiama storytelling) ovvero il brand. In un mondo interconnesso, in cui hanno luogo continuamente conversazioni su ogni cosa, è chiaro che non è più pensabile un’unica versione “ufficiale” di una storia, la mancanza di verifiche, l’accettazione di un messaggio che viaggia a senso unico: la narrazione presuppone un feedback (e il coraggio di gestire anche quelli negativi).
Sul piano aziendale, queste conversazioni, se portate avanti nel modo corretto e integrandosi con la strategia aziendale, possono diventare un modo per creare valore. Ecco che il Narratore può diventare cerniera fra mondi diversi (che è poi il suo “mestiere di sempre”), raccontare la visione di un’organizzazione all’esterno, stare in ascolto delle conversazioni che hanno luogo attorno a un prodotto o a una realtà aziendale, aiutare le organizzazioni a parlare con quelli che dovrebbero essere i destinatari della sua attività. Diventando amico delle nuove tecnologie e cogliendone il grande potenziale in termini di empowerment per le persone, il Narratore può diventare realmente lo strumento di collegamento fra interno ed esterno di un’organizzazione.

Deve però accettare che le storie nascono ormai da una narrazione condivisa, che in una storia ci sono tante storie, perlomeno tutte quelle di coloro che prendono parte alla conversazione globale in corso oggi.

Rileggendolo oggi, questo testo ci appare un po’ datato e molto ci sarebbe da dire su cosa significa co-costruire narrazioni significative all’interno delle organizzazioni, per esempio attraverso i patti comportamentali, di cui The Village è stato strumento di facilitazione negli ultimi anni. Resta, però, la convinzione che il discorso attorno alla comunicazione non si possa scindere dal lavoro sulla relazione.

Quindi è con grande piacere che abbiamo portato il nostro villaggio dentro questa bella prima edizione del Master, cui auguriamo tante altre edizioni!

Se poi avete la curiosità di scoprire qualcosa in più sul Master, sul sito dell’Università di Udine trovate tutte le info del caso.

The Village in Unindustria Treviso!

the village a unindustria treviso

Vieni a conoscere THE VILLAGE a Treviso?
Un assaggio gratuito di 2 ore per farti venire la voglia di usare il nostro gioco per lo sviluppo del TALENTO: scoprirai come mappare le tue competenze e quali sono i comportamenti efficaci che ti permetteranno di raggiungere i risultati che desideri per il tuo business!

Ti faranno entrare nel villaggio Nicola Gaiarin e Laura Beriotto.
L’incontro si tiene il 15 novembre presso Unindustria Servizi & Formazione Treviso Pordenone, dura 2 ore ed è gratuito, ma occorre iscriversi QUI ➡️ http://bit.ly/2QqKP1U

DEDICATO A: imprenditori, management e dipendenti delle aziende del territorio.
📅 15 novembre 2018
🕠 17.30-19.30
📍 UNIS&F Lab
Via Venzone, 12
Treviso

[The Village] FOODgame in Ascom Pordenone

the village foodgame

[The Village] FOODgame in un percorso a Pordenone per ASCOM, venerdi 22 gennaio!

Viviamo in un mondo in costante trasformazione che ci propone ogni giorno nuove sfide: è lontano il tempo in cui c’era un momento per studiare e uno per mettere in pratica quanto imparato. Ecco perché, tramite un progetto di long life learning Ascom Pordenone propone ai suoi associati un intenso programma di sviluppo con corsi di formazione, seminari di aggiornamento professionale e percorsi dove mettersi in gioco in prima persona e lavorare sulle proprie competenze relazionali. Tra questi ultimi, tutti contraddistinti dal fatto che i partecipanti sono invitati a partecipare in prima persona ad attività pratiche come giochi di ruolo, simulazioni e role play, venerdì 22 gennaio porteremo [The Village] FOODgame, la sperimentazione gastronomica applicata al nostro social game per sviluppare le competenze sociali.

I partecipanti verranno accompagnati in un percorso di esplorazione personale e sociale, per riconoscere le aree sulle quali hanno bisogno di lavorare, con l’obiettivo di essere più consapevoli nelle relazioni ed efficaci nelle attività, sia in progetti individuali che all’interno di un gruppo di lavoro per un lavoro di squadra sempre più competitivo nella loro attività professionale e in quella associativa.

[The Village] FOODgame, sviluppato da DOF in collaborazione con MIKADI per comunicare, è un progetto di formazione in cucina, per sedimentare giocando con il cibo i concetti appresi nel corso della fase teorica. Un percorso che alterna giochi individuali, di coppia o in gruppo per un apprendimento esperienziale e multisensoriale.

Per chi lo scopre oggi, ne abbiamo già parlato QUI :)

Per informazioni: laura.beriotto@dofcounseling.com

The Village spiegato in un video!

THE VILLAGE

Il 15 ottobre, The Village è stato presentato a Pavia, all’interno dell’incubatore d’impresa OPEN Torrevecchia Pia. L’evento ha rappresentato un momento di sviluppo di organizzazioni e comunità che vogliono migliorare e rendere più efficaci gli equilibri del team di lavoro, ma anche un’occasione per allargare il network.

Questa che stiamo vivendo è una stagione di grande vitalità per the Village, il gioco per lo sviluppo del talento e delle competenze trasversali che dal 2011 portiamo dentro le comunità di ogni genere, dalle grandi aziende alla piccola associazione, attraversando il mondo del pubblico e del privato e usando gli abitanti del villaggio per aiutare le persone a lavorare meglio assieme esprimendo le proprie risorse migliori.

Oltre al lavoro coi gruppi, la sessione di gioco a Pavia ha visto un arricchimento della presentazione grazie all’intervento del collettivo DMAV, che ha messo in scena Echoes, la performance che racconta The Village, i suoi abitanti e le loro dinamiche in una chiave più teatrale e suggestiva.

Gli stimoli emersi durante la giornata di lavoro sono stati così forti che, a caldo, abbiamo deciso di approfittare di quel momento per provare a raccontare The Village a chi non c’era assieme gli amici della Cooperativa Itaca (con cui, lo ricordiamo, lo strumento del villaggio è stato creato qualche anno fa), che hanno facilitato con noi la giornata.

Oltre a questo, abbiamo avuto la possibilità di contaminare la forza espressiva di Dmav e The Village con quella del movimento Change_Community Model. Quello che ne è uscito è un video che mostra e spiega come si può usare The Village in ogni contesto in cui le persone si trovino a lavorare assieme per raggiungere un obiettivo comune. Specchio della comunità, strumento di cambiamento, motore di efficacia progettuale: The Village emerge sempre di più come un modo per attivare le risorse e le energie positive di un gruppo.

Buona visione, fateci sapere cosa ne pensate! A breve, un’altra grande novità dal villaggio 😉

 

The Village a OPEN Torrevecchia Pia: competenze per i team

The Village per la gestione dei team

Il 15 ottobre, The Village si presenta a Pavia, all’interno dell’incubatore d’impresa OPEN Torrevecchia Pia! Evento da non perdere per chi si occupa di sviluppo di organizzazioni e comunità e vuole migliorare e rendere più efficaci gli equilibri del team di lavoro.

Fra Milano, Pavia e Lodi, nel cuore della campagna pavese, è nato lo scorso gennaio OPEN Torrevecchia Pia, il primo incubatore pubblico d’impresa e d’innovazione dell’Alto Pavese! Il 15 ottobre il Villaggio delle competenze si trasferisce lì, insieme ad amici vecchi e nuovi per ragionare insieme di comunità e di come collaborare meglio all’interno di gruppi e organizzazioni.

Una giornata speciale, tanti partner e un tema centrale per la crescita di team e organizzazioni: quello delle competenze! Un pomeriggio di confronto e formazione, con un laboratorio introduttivo per conoscere “The Village” e ben 3 workshop per scoprire come
> valutare e migliorare le competenze professionali individuali nei gruppi di lavoro e nelle organizzazioni
> collaborare e gestire i conflitti nei gruppi
> coinvolgere e attivare le comunità

Con noi, vecchi e nuovi amici: la Cooperativa Sociale Itaca, che con noi ha creato The Village, e Pares, società di consulenza che si occupa di sviluppo organizzativo. Ci sarà anche un intervento del collettivo Dalla Maschera al Volto! Che dire, si prospetta un workshop pieno di soprese 😉

 

INFO UTILI

Dove: OPEN Torrevecchia Pia, c/o Istituto d’Istruzione Secondaria “A. Olivetti”, via Libertà, Torrevecchia Pia (Pavia).
Orari: 14.00-18.00
Iscrizione: la partecipazione è gratuita, ma occorre iscriversi! Basta scrivere una mail a: s.maschio@itaca.coopsoc.it

 

FOODgame: food e The Village insieme per lavorare sulle relazioni!

Food, The Village  e le competenze relazionali

Dall’incontro fra food, sperimentazione gastronomica e The Village nasce FOODgame! Un viaggio alla scoperta di potenzialità e competenze per dare più sapore, profumo e colore alle tue relazioni.

Tutti pazzi per il food (e per il gioco)

Il mondo della cucina è protagonista dei palinsesti televisivi e delle fiere e gli italiani, popolo di poeti, artisti, santi, scienziati, navigatori e arbitri di pallone, sono diventati anche cuochi. Ormai, le discussioni gastronomiche appassionano quanto quelle dedicate al calcio, mettendo in mostra la stessa capacità di esprimere opinioni, millantare esperienza e dispensare conoscenze tipica della tuttologia italiana, ma con la differenza di coinvolgere tutti, uomini e donne di qualsiasi età e ceto sociale.

L’unica altra cosa che sembra stimolare con la stessa intensità la voglia di partecipare e sperimentare situazioni nuove nelle persone è il gioco. Da qualche anno a questa parte, abbiamo assistito addirittura all’ascesa di una nuova parola, gamification, con cui vengono descritte le svariate applicazioni di meccanismi ludici a contesti che ludici non sono.

FOODgame unisce il food e il gioco, all’apparenza distanti, per offrire una nuova modalità di approccio alla formazione e al lavoro coi gruppi.

Quando, anni fa, ci venne la voglia di provare a immaginare un orizzonte diverso per lavorare sulle competenze sociali e trasversali, è proprio alla dimensione del gioco che ci siamo rivolti e da lì è nato The Village, che da allora si è rivelato uno strumento originale e innovativo dal punto di vista metodologico, potente nella sua capacità di portare i “giocatori” all’interno di un percorso di esplorazione personale e sociale che gli consente di riconoscere immediatamente quali sono le aree sulle quali ha bisogno di lavorare per migliorare, ad esempio, la propria performance professionale, sia individuale che all’interno di un gruppo di lavoro.

Nella nostra esperienza, sappiamo bene quanto sia complicato, a volte, annunciare a un gruppo che si andrà a lavorare sulla sua coesione interna e sul bilanciamento fra risorse e aspetti problematici che lo caratterizzano. Ancora più difficile quando lo strumento scelto per questo tipo di riflessione ha a che fare con attività sportive, giochi di squadra o esperienze musicali, tipiche per esempio del team building. I risultati alla fine arrivano, se il gruppo ha voglia di impegnarsi ed è disponibile a mettersi almeno un po’ in gioco, ma quante energie vadano spese all’inizio per superare resistenze, imbarazzi e perplessità lo sa solo chi si è trovato, da formatore, davanti a un gruppo anche solo un po’ negativo.

Questo non succede quando si parla di formazione o team building in cucina. Il gruppo si butta immediatamente nel “gioco” dedicando 100% delle risorse, energia e tempo, al progetto. Ecco perché abbiamo pensato che unire food e gaming fosse un ottimo modo per portare a un livello ulteriore l’esperienza di lavoro coi gruppi.

 

L’ingrediente segreto di FOODgame

The Village si basa, come presupposto, sul fatto che spesso abbiamo bisogno di chiederci quali siano le risorse interiori che non stiamo usando a sufficienza o di cui, come gruppo per esempio, non disponiamo, pur avendone bisogno.

FOODgame porta questo ragionamento a un livello ulteriore e ci stimola a farci altre domande: qual è, metaforicamente, il mio ingrediente segreto in cucina, quello che mi consente di trasformare gli ingredienti di tutti i giorni in piatti straordinari? Quale l’ingrediente segreto in azienda, quello che mi consente di aggiungere valore alla mia attività e a quella del mio team trasformando ogni giorno di lavoro in una tappa di crescita?
E infine, domanda più sfidante di tutte: e se ci fosse un ingrediente che ho sempre considerato indispensabile per il mio successo e di cui, forse, non ho più bisogno? Che sia arrivato il momento di esplorare altre “cucine”? 😉

L’invito di FOODgame è chiaro:

Scopri il tuo ingrediente segreto, quello che fa la differenza tra un risultato normale ed uno indimenticabile, e impara a utilizzarlo sia in cucina che nel gioco della vita.

 

Cosa mi consente di fare FOODgame?

Per esempio, lavorare con team che ritengono sia giunto per loro il momento di avere un patto d’ascolto e che possono elaborarlo lavorando sulla qualità della relazione e la consapevolezza del rapporto con il cibo. Pensiamo poi a quanto sia forte la metafora dello staff in cucina, con tutti quei delicati equilibri fra chef e collaboratori, e a come questo ci consenta di approfondire il tema della leadership, della divisione dei ruoli e distribuzione dei compiti, ma anche dei conflitti all’interno di un team. Senza dimenticare il problem solving, la gestione del feedback e tutta la ricchezza di stimoli (creativi, per esempio) che può derivare da un’esplorazione sensoriale dei cibi.

Insomma, un lavoro a 360 gradi che utilizza il metodo collaudato di The Village, “insaporendolo” con nuovi aromi e profumi e che saprà divertire e far riflettere anche i gruppi più difficili :)

 

Compagni di tavola

Restando nella metafora, è infine un piacere iniziare questa nuova avventura dividendo la tavola (e i fornelli) con Michela DiffidentiMIKADI per comunicare, un laboratorio dedicato alla comunicazione nel senso più ampio del termine, dall’impresa alla persona, anche in contesti interculturali. Michela ha immaginato FOODgame insieme a Laura Beriotto ed è a lei che vi invitiamo a scrivere per saperne di più su questo innovativo modello di intervento!

 

 

The Village per l’efficacia delle équipe e la qualità dei servizi alla persona

The Village per l’efficacia delle équipe e la qualità dei servizi alla persona

Il 9 giugno scorso, il villaggio ha fatto tappa in Lombardia, a Varese. A voler essere più precisi, siamo stati nella sede della LIUC – Università Carlo Cattaneo, dove si sono dati appuntamento decine di operatori dei servizi socio-assistenziali per approfondire il tema delle competenze sociali. “The Village per l’efficacia delle équipe e la qualità dei servizi alla persona”, organizzato da Dof Consulting e Cooperativa sociale Itaca, ha visto anche un intervento anche del collettivo DMAV_Dalla maschera al volto, che ha messo in scena Village_Echoes.

Non ci sono ormai dubbi su quale sia l’impatto prodotto dagli elementi relazionali all’interno dei percorsi di cura in ambito sociale e sanitario e, per questo, abbiamo deciso di presentare The Village ai direttori delle Case per anziani e alle Aziende speciali per i servizi alla persona lombardi.

Ouverture: gli abitanti del villaggio

L’intervento si è articolato in due momenti, entrambi caratterizzati da una formazione molto esperienziale e legata ai contesti operativi. Nella prima sessione, abbiamo usato The Village per lavorare su un aumento di consapevolezza degli operatori rispetto all’urgenza di integrare nel proprio ruolo elementi di facilitazione relazionale, presentando le carte in una modalità più calda e teatrale, lavorando sulle competenze sociali e sul loro potenziamento come leva di sblocco di un team. In questo, è stato fondamentale la presenza del collettivo DMAV, che ha  evocato gli abitanti di The Village con una performance centrata sul contatto fisico, la narrazione e l’interazione con il pubblico.

Dmav per the Village_performance in LIUC

Marzia Nobile e Alessandro Rinaldi in momento della performance DMAV. Sullo sfondo, la carta dell’Eroe-Traditore.

 

Sul sito DMAV, sono disponibili altre immagini dell’intervento.

I workshop: usare The Village per lavorare sulla comunità

La seconda fase ha visto tre gruppi lavorare attorno ad altrettanti nuclei tematici: competenze, gruppi, comunità. Perché comunità? Chi frequenta il villaggio (anche se ci ha fatto una puntatina veloce), sa che per noi ogni gruppo di persone che si trova a convivere anche in modo transitorio è una piccola comunità: famiglia, scuola, lavoro, associazioni, comunità locale, gruppo di amici, team di progetto, équipe. Di qualunque contesto si tratti, se ne facciamo parte abbiamo bisogno di capire cosa possiamo dare al gruppo in termini di competenze, quali vanno sviluppate (al livello della persona, ma anche dell’insieme), quali azioni concrete mettere in campo per superare la distanza che esiste fra la comunità che vogliamo essere e quella che siamo in effetti.

Ci ha fatto molto piacere il racconto digitale che della giornata ha fatto Graziano Maino, consulente e formatore. Vi consigliamo di leggere il suo post, di cui riportiamo un breve passaggio, in cui Graziano spiega in modo perfetto proprio questo concetto del gruppo come comunità e cosa può significare usare The Village per riflettere sulle competenze sociali:

Le carte possono essere usate in molti modi.
  • A partire da un ruolo, da un gruppo, da una comunità quali caratteristiche richiedono di essere sviluppate?
  • Quali elementi comporre per una job description che risponda alle esigenze operative di un servizio?
  • A quali esperienze rimandano nell’autobiografia professionale individuale?
  • Che potenzialità e che difficoltà nell’organizzazione nella quale lavoriamo?
  • Di quali punti di forza ha esigenza la comunità per avviare un cambiamento?
Per promuovere circoli di ascolto organizzativi e comunità di pratiche, per promuovere e praticare ascolto attivo, che favorisca attenzione e possibilità di domandare, per costruire un lessico comune, per Comunità di persone che vogliono stare insieme in un progetto.
Un ringraziamento a Graziano e a tutti coloro che hanno fatto con noi un altro pezzettino di strada :)

 

Volete provare a sognare con noi il futuro della vostra comunità? Non siate timidi, il villaggio ha sempre le porte aperte (e si sposta)!
Come prima cosa, potete scriverci, così cominciamo a conoscerci. Ecco la nostra mail: info@insidethevillage.org

 

The Village a Torino: 2 appuntamenti dedicati alle competenze

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The Village torna a Torino con due eventi, il 2 e il 3 ottobre, per ragionare in modo creativo su competenze e sviluppo organizzativo!

Ritrovare gli amici è sempre un piacere, che diventa ancora più grande quando l’occasione di incontro è la condivisione di progetti e visioni. Siamo davvero lieti di annunciare che, grazie alla collaborazione con Quattrocchi Comunicazione, The Village torna a Torino con un doppio appuntamento, in bilico come sua abitudine fra la presentazione classica, il laboratorio formativo e la performance! A “portare in scena” il nostro villaggio delle competenze sociali una parte del collettivo DMAV, impegnato in due appuntamenti dedicati uno alla comunità professionale e uno alla comunità scolastica. Ecco dove vi aspettiamo :)

 

> 2 ottobre: The Village come modello di lavoro e strumento di sviluppo

LOCATION: Sala Congressi Ronchiverdi in Corso Moncalieri 466/16 a Torino, dalle 19.30

Giovedì 2 ottobre saremo ospiti, insieme agli amici di Quattrocchi Comunicazione, dell’Associazione TORINO IN, un business social network che organizza incontri ed eventi (soprattutto aperitivi e cene a tema) tra persone di diversa estrazione professionale per discutere di tematiche di business e costituire un costante momento di crescita, confronto e stimolo per nuove idee e proposte innovative strettamente legate al business.
Nel corso della serata, Quattrocchi Comunicazione si presenterà e proporrà un innovativo modello di lavoro attraverso The Village, metafora di una grande comunità sociale in cui ciascuno, con le proprie competenze e caratteristiche uniche, può trovare un’occasione di intima esplorazione e crescita per sé e per il gruppo.

[La serata ha un costo di 15€ per gli associati a Torino In e 20€ per i non associati. Per Info e prenotazioni: davide@quattrocchicomunicazione.it]

 

> 3 ottobre: Il Villaggio della Conoscenza, Spettacolo Pensiero sulle competenze

LOCATION: Centro Congressi ‘Santo Volto’ in via Val della Torre 3 a Torino, ore 15.45

Nell’ambito della IV Settimana della Scuola e dell’Università, uno SpettacoloPensiero per conoscere le proprie competenze e scoprire come integrarle nel tessuto socio-culturale in cui si vive. Dedicato in special modo a genitori, docenti, dirigenti scolastici. Lo SpettacoloPensiero® è una prolusione, un intervento a tema, che sfrutta tutte le potenzialità delle tecnologie multimediali per animare eventi tradizionali come i congressi, le presentazioni o le convention con momenti di riflessione partecipata. Coinvolgente e sempre diverso, è un format della Repubblica Estetica.

Cos’è la Repubblica Estetica?

La Repubblica Estetica è l’anima artistica dell’Agenzia Quattrocchi. Raccoglie un gruppo di professionisti attivi nei campi della comunicazione, dell’innovazione culturale e dell’educational entertainment e uniti dalla convinzione che l’accoppiata conoscenza-bellezza possa oggi rappresentare – oggi più che mai – un concreto fattore di crescita per l’economia e di progresso sociale. Nuovi canali e format comunicativi e contenuti culturali si incontrano in prodotti di comunicazione per le aziende in grado di elaborare contenuti di alto livello formativo, declinati secondo le esigenze e i valori di riferimento del cliente.
La Repubblica Estetica dà un’impronta culturale e innovativa agli strumenti più tradizionali di comunicazione e formazione ed è proprio in questa logica di mix di nuovo e collaudato che si inserisce la collaborazione con Dof e l’intervento all’interno della Settimana della Scuola e dell’Università, che quest’anno ha come titolo «Il Bello. La Bellezza del conoscere, la conoscenza della Bellezza».

[La partecipazione è libera. Per info: larepubblicaestetica@gmail.com]

DAL 10 AL 14 MARZO, TORNA A PORDENONE LA DESIGN WEEK E C’È ANCHE THE VILLAGE!

architetture abitabili

Dal 10 al 14 marzo, torna a Pordenone la Design Week, cinque giorni di workshop all’insegna del design organizzati da ISIA Roma Design e dal Consorzio Universitario di Pordenone. Al suo interno, anche un seminario The Village!

Sparsi fra Consorzio Universitario e vari luoghi della città, studenti, docenti, tutor e designer professionisti lavoreranno – divisi in gruppi di lavoro – su progetti di design proposti da aziende e istituzioni. I numeri sono impressionanti: 160 studenti provenienti da 3 nazioni, con 40 fra docenti, tutor, e designer professionisti, suddivisi in ben 12 gruppi di lavoro. I filoni su cui questi gruppi lavoreranno sono davvero interessanti: si va dagli arredi urbani, alla domotica per la casa, dall’eco design per il territorio all’interation design. Continue reading “DAL 10 AL 14 MARZO, TORNA A PORDENONE LA DESIGN WEEK E C’È ANCHE THE VILLAGE!” »

The Village per l’orientamento scolastico e professionale

Agricoltore

Lavorare sulle competenze (soprattutto quelle sociali) è sempre utile, a qualunque stadio della vita. Può essere però indispensabile in quei momenti di passaggio che ci richiedono una scelta: per cosa sono portato, quale strada dovrei imboccare, che mi porti verso quale percorso di carriera?

Di solito, ci troviamo a dover rispondere a domande del genere quando siamo molto giovani e ci viene chiesto di decidere cosa fare dopo la fine delle scuole superiori. Non sempre, purtroppo, i ragazzi vengono accompagnati verso la scelta migliore e molti finiscono con l’intraprendere un percorso di studi universitari o una carriera professionale sulla scia di motivazioni che hanno poco a che fare con le inclinazioni, le capacità e le competenze relazionali. In questi casi, lavorare con uno strumento come The Village, che va ad esplorare tutte queste dimensioni, può essere molto utile per risparmiarsi fatica e tempo.

The Village in fase di orientamento scolastico e professionale

Una delle applicazioni più interessanti di The Village è proprio quella che riguarda il tema delicato dell’orientamento, scolastico e non solo. Pensiamo, per esempio, a uno studente che si trovi a frequentare gli ultimi due anni di una scuola superiore e la cui prospettiva sia quella di una inserimento veloce nel mondo del lavoro. Attraverso un lavoro guidato con le figure che abitano il villaggio potrà individuare capacità, competenze e abilità specifiche che gli consentano di affrontare con maggiore consapevolezza e probabilità di successo il mercato del lavoro.

Ogni ragazzo è diverso dall’altro ed è per questo che il modello di facilitazione The Village, messo a punto durante anni di esperienza viva e diretta con i gruppi, mira alla definizione di un profilo di competenze personalizzato per ciascuno studente, che gli consenta di fare alcune cose fondamentali: acquisire consapevolezza delle proprie competenze consolidate e da sviluppare, elaborare strumenti di comunicazione adeguati ed efficaci per proporsi sul mercato del lavoro, sviluppare competenze per la gestione efficace della presentazione delle proprie caratteristiche distintive in situazioni come il colloquio di lavoro.

Il tutto alternando momenti di lavoro in gruppo a fasi di approfondimento individuale e usando simulazioni e role playing, nella convinzione che la crescita di ogni persona sia sì il frutto di una riflessione personale, ma è nel confronto con gli altri che ciascuno di noi trova stimoli utili a migliorare, perché ciò che pensiamo di noi (dei nostri punti di forza, per esempio, o di quelli di debolezza) non coincide quasi mai con ciò che di noi pensa il gruppo in cui siamo inseriti, che si tratti di una classe scolastica, di una compagnia di amici o di un team di lavoro.

Ultimo in ordine di tempo fra i progetti che si inseriscono in questo filone è l’intervento che verrà realizzato nelle prossime settimane da Laura Beriotto e Alberto Andreotti e che sarà rivolto agli studenti delle ultime due classi dell’Istituto Alberghiero Statale “E. Cornaro” di Jesolo. Il percorso rientra nell’ambito del Programma Formazione e Innovazione per l’Occupazione FIxO Scuola & Università, programma finanziato dal Ministero del Lavoro e realizzato da Italia Lavoro con lo scopo di incidere sul contenimento dei fenomeni di job mismatch.

 

Se pensi che questo tipo di percorso potrebbe essere utile agli studenti che frequentano il tuo Istituto o Scuola superiore e vuoi saperne di più, scrivi a info@insidethevillage.org, così ne parliamo :)

 

 

 

The Village per l’innovazione e lo sviluppo d’impresa

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DOF Consulting annuncia una nuova partnership con il Polo Tecnologico di Pordenone “Andrea Galvani”, tutta all’insegna delle competenze sociali e di the Village! Il prossimo 19 marzo, ci sarà il primo evento pubblico, frutto di questo incontro:  PLAY YOUR DEVELOPMENT, seminario sull’innovazione e lo sviluppo d’impresa. 

 

Come sa chi conosce almeno un pochino DOF Consulting sa che è sempre alla ricerca di nuovi compagni di viaggio con cui fare un pezzettino di strada assieme, mettere in comune esperienze e competenze diverse, ottimizzando la diversità e la ricchezza che ciascuno porta con sé.

È quindi un piacere annunciare DOC (Department Over Clouds), frutto di una nuova collaborazione con una realtà importante del Friuli Venezia Giulia qual è il Polo Tecnologico di Pordenone “Andrea Galvani”una realtà che si propone come acceleratore di idee imprenditoriali che si nutrono di trasferimento tecnologico, ma soprattutto si avviano alla crescita sostenibile, dal punto di vista economico ovviamente, ma anche ambientale e sociale. Dal momento che lo sviluppo sociale fa parte da sempre del DNA di Dof, l’incontro è stato naturale, come naturale è stato mettere al centro dell’esperienza The Village, il gioco nato proprio per favorire lo sviluppo delle comunità sociali.

Department Over Clouds (DOC)

Cos’è in concreto “Department Over Clouds” (o DOC, per gli amici)? Uno sportello che offrirà orientamento, consulenza e formazione su temi trasversali che sono strategici per l’attività d’impresa e che si propone come un contenitore utile a trasmettere strumenti utili a facilitare le relazioni nel contesto professionale e allenare le competenze sociali necessarie allo sviluppo organizzativo.

Manolo Battistutta, che ha seguito insieme a Laura Beriotto la nascita di questa collaborazione, spiega l’importanza di lavorare anche sulle competenze sociali quando si tratta di gettare la basi di una nuova realtà di impresa o di consolidarla in vista del passaggio a un livello ulteriore:

“I terreni dell’innovazione e dello sviluppo per mantenersi fecondi devono essere costantemente alimentati da una fitta rete di canali. Alcuni di questi portano conoscenze scientifiche, capacità e strumenti tecnici altri conducono competenze che consentono di utilizzare e valorizzare al meglio le prime. Allenare le competenze sociali vuol dire, per un imprenditore, prepararsi a gestire il complesso mondo di connessioni che ospita l’impresa. Dalla piccola criticità del quotidiano alla grande sfida generata dai cambiamenti economici, arrivano chiari appelli alle capacità sociali dei soggetti portatori di innovazione e sviluppo. Appelli che mostrano chiaramente l’importanza di saper utilizzare competenze quali la visione sistemica, la comunicazione, l’organizzazione per processi e l’empatia.
Visualizzare l’impatto economico e sociale di un nuovo servizio o prodotto, presentare un progetto ad un uditorio di possibili investitori, guidare e gestire una squadra di lavoro, organizzare la propria agenda, sviluppare i contatti e facilitare le relazioni professionali, sono alcuni esempi di attività che richiedono un utilizzo consapevole di conoscenze e capacità sociali.”

Come dice Laura: “Lavorare sulle competenze sociali significa partire dai tratti dinamici che le persone acquisiscono nel corso della loro vita per affinarle ai bisogni effettivi e alle visioni di sviluppo della persona, come singolo, ma per essere poi legate al valore aggiunto che la stessa può offrire alla propria Azienda, per valorizzarne le competenze manageriali indispensabili. Per dare un focus al nuovo sportello “Department Over Clouds” abbiamo infatti scelto una figura che rappresenta la visione ampia, la visione sistemica necessaria in una fase di sviluppo e di cambiamento. La figura rappresenta lo Sciamano, esempio di trasformazione, che guarda avanti, che guarda al futuro e alla realizzazione di qualcosa di nuovo. Ci auguriamo di poter insieme valorizzare questi aspetti per dare una spinta ulteriore al cambiamento e all’innovazione.”

 

I Servizi

Veniamo ai servizi di cui è fin d’ora possibile usufruire presso il DOC del Polo.

Da una parte, si potranno seguire percorsi individuali (quindi veramente mirati sulle esigenze dei singoli startupper) oppure partecipare a mini-lab-doc, pensati come laboratori per piccoli gruppi che hanno esigenze simili su una serie di temi.
Per quanto riguarda i temi che si potranno approfondire, sia nelle sessioni individuali che in quelle per gruppi ristretti, si va dalla Comunicazione al personal branding, passando per il public speaking (sappiamo quanto le tecniche di presentazione in pubblico siano centrali per uno startupper, per esempio durante i pitch), dalla gestione delle riunioni alla mappatura e gestione del cambiamento, dalla gestione del tempo e dello stress all’organizzazione dei ruoli all’interno di un’impresa.

Visita la PAGINA DEDICATA A DOC.

 

Play Your Development: The Village per l’innovazione e lo sviluppo d’impresa

Il primo evento pubblico che nasce da questo incontro è un seminario interattivo sulle competenze strategiche che possono aiutare un’impresa (consolidata o in fase di startup) a strutturarsi o a crescere, valorizzando il talento di un team.

Mercoledì 19 marzo 2014, dalle 17.00 alle 19.00, si terrà quindi presso il Polo PLAY YOUR DEVELOPMENT, seminario sull’innovazione e lo sviluppo d’impresa. Il seminario, condotto da Laura Beriotto e Manolo Battistutta, fornirà un metodo pratico e intuitivo per la lettura e l’individuazione delle competenze sociali necessarie alla propria attività professionale e alla crescita dell’impresa. Fra i temi che verranno affrontati, c’è quello centrale del perché per un’impresa è importante lavorare con le competenze sociali-strategiche, quali sono le competenze che distinguono la singola impresa e quali vanno davvero considerate strategiche. Ovviamente, trattandosi di una sessione The Village, si giocherà anche 😉


SCARICA LA LOCANDINA DELL’EVENTO

 

Il seminario è gratuito, ma a numero chiuso (per iscriversi, vedi sotto), e rappresenta inoltre la prima tappa di un percorso dedicato alle competenze sociali-strategiche. Dopo il seminario interattivo, su richiesta del partecipante, sarà infatti possibile attivare altri due momenti (di coaching e “project work“),  ideati con la finalità di legare l’esperienza formativa al contesto lavorativo e costruire il proprio “kit delle competenze sociali”.

Le prime otto imprese ad iscriversi al seminario, tra quelle insediate al Polo, avranno la possibilità di accedere all’intero percorso gratuitamente.

 

INFO PRATICHE

QUANDO: Mercoledì 19 marzo 2014, dalle 17.00 alle 19.00
DOVE: Polo Tecnologico “Andrea Galvani” – Via Roveredo 20/b – Pordenone
MODALITÀ DI ACCESSOSeminario gratuito a numero chiuso.
INFO: tel. 0434.507 511 – email: reception@polo.pn.it

The Village sbarca a Torino!

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In questa fase sono davvero sempre più numerose le richieste che ci arrivano per continuare il tour di THE VILLAGE e nascono in diverse città gruppi di sperimentazione e ricerca che, riconoscendo il valore e l’originalità del metodo, ci stimolano a trovare applicazioni sempre nuove e interessanti per il nostro amato “dispositivo di narrazione”.

In questa cornice, lo scorso 26 novembre THE VILLAGE è arrivato anche a Torino. Con gli amici di Quattrocchi Comunicazione, innovativa agenzia di sviluppo e comunicazione che è stata in grado di coinvolgere nell’evento importanti stakeholder di comunità, abbiamo portato il villaggio negli spazi della  prestigiosa sala del Collegio degli Artigianelli.

L’esperienza è stata molto positiva. Con le carte di THE VILLAGE abbiamo, infatti, realizzato un laboratorio di Social Dreaming per valutare le possibilità di ideare nuovi progetti di sviluppo a Torino per i tanti interlocutori presenti e una serie di eventi dedicati alla comunità.

Le carte hanno preso vita attraverso una performance che ha alternato parola, suono e sperimentazione corporea, creando un clima intenso e suggestivo di condivisione e dando letteralmente vita all’esperienza del Villaggio.

L’intervento è stato realizzato da Nicola Artico, Marzia Nobile e Alessandro Rinaldi, insieme ai partner Laura Quattrocchi e Davide Cutri.

Sulla nostra pagina Facebook, abbiamo pubblicato un po’ di FOTO, che ne dite di darci un’occhiata? :)

The Village alla Settimana del buon vivere!

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Il Villaggio va in gita!

Fra le cose più belle che possano fare gli abitanti di The Village c’è quella di uscire dai confini tranquillizzanti e sicuri del villaggio per andare a incontrare gli abitanti di altri villaggi. Per esperienza, sappiamo che è proprio da questi incontri che nascono le occasioni migliori di confronto e crescita. Fra le cose che i nostri abitanti preferiscono fare, c’è il presentarsi ai giovani ed è per questo che, quando ricevono un invito da parte di qualcuno che organizza espressamente per loro qualche iniziativa di confronto, approfondimento e scoperta su cosa significa stare in un gruppo, lavorare con gli altri, trovare dentro di sé le risorse per realizzare una buona idea, sono ben felici di lasciare la routine del villaggio per immergersi in altri contesti.

L’invito più recente (e molto gradito) è arrivato dagli organizzatori di una manifestazione che ha un titolo bellissimo: “Settimana del buon vivere“. La Settimana del buon vivere è una manifestazione promossa da LegaCoop Forlì-Cesena ed è sostenuta e patrocinata da numerose realtà, istituzionali e non (l’elenco è troppo lungo, ma se siete curiosi lo trovate QUI). Si svolge dal 30 settembre al 6 ottobre prossimi a Forlì-Cesena. Giunta alla sua quarta edizione, offre una settimana (appunto) di incontri, convegni, spettacoli di importanti esponenti del mondo della cultura, della scienza e dello spettacolo. Ci piace perché è convinta che la centralità del buon vivere siano le persone, soprattutto quelle che credono che un futuro migliore sia possibile.

Ci vediamo in piazza, anzi… in Piazzetta!

All’interno del programma della Settimana e presso gli spazi della Piazzetta Antica Pescheria di Forlì ci sarà uno spazio particolare, attivo dal 30 settembre e dedicato allo sviluppo di idee, progetti, iniziative imprenditoriali e culturali, rivolto ai giovani e non solo: si tratta del Temporary Hub, una novità della Settimana della Settimana cui ci fa davvero piacere partecipare.

Temporary Hub sarà uno spazio di relazione dedicato a tutti coloro che abbiano un’idea di impresa e vogliano approfondirla, ma anche a imprenditori già attivi che abbiano voglia di allargare il proprio network di contatti, professionisti e talenti che abbiano progetti innovativi che desiderano condividere o di cui intendono vagliare la fattibilità. E naturalmente un’area relax che permetta ai partecipanti del festival di godersi un po’ di buon vivere, che non guasta mai!
Presso la Piazzetta Antica Pescheria di Forlì verranno allestiti uno spazio di co-working temporaneo – un “ufficio” condiviso dotato di postazioni lavoro, linea wi-fi, spazi riunione – uno spazio espositivo artistico-culturale e uno spazio per ospitare presentazioni e piccoli eventi.

Per tutta la settimana lo spazio sarà animato da testimonianze di ospiti, da eventi formativi, da laboratori di gruppo, da esperti di creazione di impresa innovativa che offriranno informazioni, orientamento e assistenza. Tantissimi i temi che saranno toccati: la raccolta fondi attraverso il crowdfunding; la mobilità internazionale; il rapporto con gli investitori; la condivisione di spazi e risorse per la creazione di nuovi progetti imprenditoriali e creativi; le nuove professionalità; il rapporto tra genere e nuove modalità per fare impresa.

E il villaggio, quando arriva?

Martedì 1 ottobre ci saremo anche noi, a partire dalle ore 18,30! Come funziona? Facilissimo: ci si prenota, si arriva, ci si siede e si gioca, pronti a scoprire se siamo più Sciamani visionari o più Tessitori relazionali, Fabbri puntigliosi o Folli creativi. A seguire, l’Aperivillage, un momento di networking e relax prima di continuare con gli appuntamenti della giornata.

La partecipazione è gratuita e riservata alle prime 30 persone che si registreranno all’indirizzo TH@settimanadelbuonvivere.it. Per informazioni: tel 0543 785411. C’è ancora un po’ di tempo, ma vi consigliamo di essere previdenti e prenotare subito il vostro posto. Il Villaggio sarà felice di accogliervi!

Temporary Hub viene ideato e sviluppato in collaborazione con “The Hub” Rovereto.

Per orientarsi nella rete

Il calendario del Temporary Hub (The Village incluso) si trova sulla pagina dedicata del sito ufficiale della Settimana, mentre il programma completo della Settimana del Buon Vivere sarà disponibile a brevissimo su www.settimanadelbuonvivere.it.
La SDBV è una manifestazione davvero “social”! La trovate infatti anche su Twitter, FacebookFlickr e YouTube!

The Village e le politiche giovanili

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Oggi, venerdì 21 giugno 2013 alle ore 18:00, presso l’Aula Magna del Centro per l’Impiego della Provincia di Pesaro e Urbino (a Pesaro), si tiene il Tavolo Allargato di confronto e dibattito tra giovani, politici e tecnici per discutere sul futuro delle Politiche Giovanili.

Questo appuntamento costituisce una delle tappe del percorso avviato dalla Provincia di Pesaro e Urbino e dal Comune di Pesaro nell’ambito del progetto europeo Youth AdriNet (Programma IPA Adriatic), che ha visto da un lato l’istituzione di un tavolo di confronto politico sulle politiche per i giovani (Tavolo di coordinamento provinciale) e dall’altro la nascita di due Consulte Giovanili (Fano e Urbino), oltre alla partecipazione di un gruppo di ragazzi, appartenenti a varie realtà associative del territorio provinciale e alle consulte, a un percorso di Formazione, in un’ottica di condivisione degli obiettivi del progetto.

Tra i vari obiettivi, c’è proprio quello di migliorare i servizi offerti ai giovani, favorendo soprattutto la loro partecipazione diretta alla vita delle comunità locali, anche attraverso confronti e scambi diretti con gli amministratori locali.

Youth AdriNet è un progetto europeo che lavora sull’inclusione sociale e sullo sviluppo di reti di solidarietà che hanno come finalità la partecipazione alla società civile di giovani che vivono nell’area adriatica. Per fare questo, promuove azioni finalizzate a promuovere e diffondere la consapevolezza di un’identità europea e la partecipazione attiva da parte dei giovani nella vita sociale. Partendo dalla constatazione di come, negli ultimi decenni, la parte più giovane della popolazione ha perso fiducia nell’efficacia e nella trasparenza della gestione politica e dimostrato un livello di interesse sempre più basso nei confronti delle forme tradizionali di partecipazione alla vita pubblica, il progetto vuole lavorare su quelli che saranno i cittadini europei di domani, sviluppando metodologie comuni e modalità il più possibile partecipative.

L’incontro di oggi sarà strutturato in due sessioni di lavoro e protagonista della prima sarà proprio THE VILLAGE, scelto per la sua natura di social game che fonde arte e formazione in una cornice unica di sperimentazione.

Le carte di THE VILLAGE consentiranno di mettere a confronto le rappresentazioni che meglio esprimeranno il punto di vista dei tre mondi (giovani, politici, tecnici).

Nella seconda parte della giornata, anche grazie agli spunti emersi durante il momento di gioco, si discuterà, con la facilitazione di Christian Gretter, esperto di politiche giovanili e Giuliano Tacchi, coordinatore dell’Ambito Sociale Territoriale di Pesaro, del percorso da intraprendere da qui in avanti.

Per cui, BUON LAVORO E BUON GIOCO A TUTTI!

 

The Village e PBL (Problem-based learning): metodologie e strumenti a confronto

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Per un formatore, è sempre interessante sperimentare sul campo la validità degli strumenti che usa e incrociarli con quelli utilizzati da altri professionisti che operano nel suo stesso settore, pur partendo da prospettive e percorsi diversi.

Fra gli strumenti che usiamo di più in DOF, c’è The Village, il gioco per lo sviluppo delle competenze sociali che abbiamo sviluppato dopo anni di lavoro con i gruppi.

Recentemente, il nostro Manolo Battistutta ha avuto occasione di collaborare con Lucio Dell’Anna, Presidente della delegazione AIF (Associazione Italiana Formatori) Friuli Venezia Giulia, all’interno di un percorso che ha visto protagonista The Village e il Problem-based Learning (PBL), un metodo di formazione centrato sul discente in cui un problema costituisce il punto di avvio del processo di apprendimento. Nato negli anni ’60 presso la facoltà di Medicina dell’Università McMaster di Hamilton (Canada), il PBL è oggi diffuso in tutto il mondo ed è utilizzato sia nei percorsi scolatici di ogni ordine e grado sia nella formazione dell’adulto.

L’occasione per questo scambio e integrazione di modelli è stata quella di un percorso realizzato per una grande cooperativa sociale del Nordest che gestisce numerose strutture residenziali e servizi (che spaziano dalla scuola materna alle residenze per gli anziani, passando per servizi dedicati alla salute mentale e alla disabilità) e aveva voglia di lavorare sul tema delle competenze e dei valori con i coordinatori delle sue strutture.
Dato che la richiesta era quella di una formazione fortemente esperienziale, che consentisse di lavorare sul coinvolgimento degli allievi e sugli obiettivi formativi individuati in sede di analisi delle necessità formative, è sembrato naturale sperimentare l’integrazione tra la metodologia dell’ODOP-PBL e lo strumento The Village. Sono stati così realizzati due moduli formativi, il primo centrato sulle competenze dei coordinatori e il secondo sul tema dei valori, che hanno coinvolto 45 persone suddivise in sei gruppi.

L’esperienza viene raccontata dagli stessi formatori in due articoli, pubblicati fra gennaio e febbraio su LEARNING NEWS, la rivista digitale dell’AIF: Problem-based Learning: assieme per un apprendimento attivo (in cui viene spiegata la metodologia del PBL) e The Village (che introduce il modello e racconta l’esperienza di integrazione).

Buona lettura!

 

FAB E LA VILLAGE ACADEMY APRONO LE PORTE ALLE IDEE!

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Per un’intera giornata, FAB apre le porte di Academy e incubatore per accogliere e incontrare tutti coloro che vogliono saperne di più e scommettere assieme a noi sull’idea giusta da trasformare in impresa.

Sei senza lavoro, cerchi una nuova opportunità di occupazione, vuoi creare la tua start-up d’impresa valorizzando la tua città? Vieni a raccontarci la tua idea (o il tuo progetto, se già hai cominciato a svilupparlo) al secondo “Open Day” FAB!

Si scaldano i motori in vista della partenza del secondo ciclo di FAB, il generatore di impresa che crea sviluppo sociale, voluto da Cooperativa Sociale Itaca e sostenuto da DOF Consulting!

Come vi abbiamo già raccontato, la prima fase dell’incubatore prevede 100 giorni di formazione intensiva e accompagnamento all’interno della VILLAGE ACADEMY. Com’è ovvio che accada in un contenitore che vuole preparare aspiranti imprenditori sociali alla sfida di costruire qualcosa di nuovo per sé e per la loro comunità, vicino alla formazione più mirata sull’affinamento dell’idea di impresa (imprenditorialità, forme societarie, Business Plan, ecc.) FAB ha deciso di differenziarsi rispetto ad altri incubatori per l’attenzione rivolta allo sviluppo delle COMPETENZE SOCIALI. Per questo motivo, è proprio il nostro THE VILLAGE lo strumento che è stato scelto per lavorare sulle competenze trasversali degli aspiranti Faber, che hanno così modo di riflettere sui propri punti di forza e di debolezza in un’ottica di sviluppo personale.

La prima tornata di ACADEMY si è conclusa da poco e sono ora aperte le selezioni per la seconda edizione di FAB: la scadenza per la presentazione dei progetti o delle idee di impresa è fissata al 15 febbraio. Nel frattempo, chiunque fosse interessato a saperne di più di FAB (oltre a consultare il SITO) può unirsi a noi lunedì 4 FEBBRAIO dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, nella sede di via San Francesco 1/C, in pieno centro a Pordenone.

Vi aspettiamo, insieme al resto dello staff FAB per mostrarvi gli spazi della Academy e sapere come funzionano i suoi 100 giorni. I colleghi di Itaca saranno a disposizione per approfondire le tematiche del generatore d’impresa, spiegare cosa offre e quali sono le tappe, ma anche fare un primo colloquio di orientamento e analisi del vostro progetto.

È possibile iscriversi fin d’ora all’OPEN DAY inviando una mail a info@i-fab.it oppure telefonando al coordinatore di FAB Christian Gretter (345 5407006), ma potete anche decidere all’ultimo momento di passare a conoscerci :)

Ricordate: FAB cerca idee speciali, ma soprattutto persone speciali!

Promemoria

COSA: “OPEN DAY FAB”
QUANDO: lunedì 4 FEBBRAIO dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17
DOVE: nella sede FAB di via San Francesco 1/C a Pordenone (a fianco dell’ex convento di San Francesco).
INFO: info@i-fab.it o 345 5407006 (risponde Christian Gretter).

Folli, Guerrieri e Custodi del fuoco: gli abitanti del villaggio danno il titolo a un libro sull’innovazione sociale!

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Il 18 dicembre alle 18.00 verrà presentato a Trieste (presso la sala Tommaseo dell’NHotel di via Cavour 7) una raccolta di interviste che prende il titolo da alcun figure del nostro villaggio! Folli, Guerrieri e Custodi del fuoco è un viaggio fatto di parole e immagini, raccolte da un triestino che da sempre voleva scrivere un libro sulla sua città. Francesco Russo ha 43 anni e 4 figli ed è uno di quelli che continua a credere con ostinazione che il mondo si possa cambiare, magari un passetto alla volta e partendo dalle persone “normali”.

Le storie che ha riunito in questo volume sono la fotografia di una Trieste che non ti aspetti: seminascosta ma dinamica e ricca di passioni, con lo sguardo rivolto al futuro. Storie di donne e uomini “normalmente speciali” che si raccontano all’autore con la sincerità che di solito si riserva agli amici, senza omettere difficoltà, dubbi e cadute, ma sempre testimoniando l’incrollabile fiducia nell’impresa che avevano sognato e nelle risorse che sono stati poi capaci di attivare attorno a sé. Esempi positivi (ma non per questo facili), intrisi di quell’entusiasmo e determinazione che rendono possibili anche le sfide all’apparenza più grandi di noi e che comunicano il senso di un futuro che può essere “speciale” anche per un territorio come quello triestino, che pare oggi un po’ “bloccato”.

Chi sono i folli, i guerrieri e i custodi del fuoco che danno il titolo a questa raccolta di storie? Abitanti di un villaggio ideale, sono i portatori di spirito creativo e innovazione, i coraggiosi che credono nella forza del “fare”, quelli che “guardano sempre avanti”, ma senza dimenticare i valori, l’anima e la passione della comunità. Portatori sani di avventure collettive. Soprattutto, come spiega il curatore nell’introduzione, ciò che accomuna le 6 storie è l’idea forte di una “scommessa “plurale”, un gioco di squadra che ha caratterizzato da subito ciascuno dei protagonisti e che li ha portati a realizzare avventure collettive, esperienze capaci di cambiare e dare senso alla propria vita e anche a quella di tanti intorno a loro”.

C’è Barbara Franchin, rabdomante di giovani talenti nel mondo della moda internazionale; Mike, artista di notte e imprenditore di giorno (ma sempre nel segno della musica); Elena Gianello, che insegna ai giovani come rompere, attraverso lo sport, il muro della “normalità”; Benjamin Zidarich, in grado di far decantare nella splendida cantina scavata nella roccia la fatica e la cultura del suo Carso. E ancora Diego, la cui start up diventata grande impresa è un pezzo di Silicon Valley e di sogno americano innestato a Padriciano, o Alessandro, capace di spiegare anche alle grandi imprese che un social artist sciamano (tanto per citare un altro dei nostri abitanti) in grado di facilitare relazioni autentiche fa bene alle vendite almeno quanto un guru della pianificazione o del marketing.
Sulla pagina Facebook del libro, li stiamo a poco a poco scoprendo insieme alle centinaia di persone che già stanno seguendo il percorso del libro verso gli scaffali delle librerie. Vi consigliamo di farci un giro per saperne di più… :)

Folli, Guerrieri e Custodi del fuoco è dunque un libro di incontri con pionieri di innovazione che si muovono nei campi più disparati, senza paura di ribellarsi alle consuetudini, pensando ogni tanto fuori dagli schemi, prendendosi cura del benessere collettivo, del bene comune, dello sviluppo armonico di una “città dell’uomo a misura d’uomo“. E quindi, finalmente intelligente.

Per noi del villaggio, che proprio sull’intelligenza delle comunità lavoriamo quotidianamente cercando di dare il nostro contributo, siamo molto fieri di far parte di questo progetto e onorati che un pezzetto di noi abbia dato il titolo a questa ricerca di “futuri possibili”!

Il curatore

Francesco Russo insegna Storia della scuola e Politiche della formazione all’Università di Udine e si è occupato – nella sua ricerca – dell’incontro possibile fra i mondi della formazione, della ricerca e dell’innovazione, ma anche del dialogo tra le realtà locali, il mondo della ricerca e quello dell’impresa. Dal 2011 è la forza propulsiva dietro “Appunt[A]menti – Dialoghi per costruire la città”, un progetto di cittadinanza partecipativa che nasce dal desiderio di utilizzare metodologie innovative di ascolto, di coinvolgimento delle persone e di valorizzazione delle idee per lavorare sullo sviluppo sociale e politico della città di Trieste.

Info utili

Pagina FACEBOOK del libro: https://www.facebook.com/FolliGuerrieriCustodidelfuoco
Hashtag ufficiali per ritrovare il libro su TWITTER e INSTAGRAM: #FolliAndCo e #raccontamiTrieste

Il libro verrà presentato ufficialmente martedì 18 dicembre alle 18.00 a Trieste, presso la sala Tommaseo dell’NH Hotel di Corso Cavour 7.

Vieni a conoscere gli abitanti del Villaggio!

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La curiosità attorno a The Village cresce e ci è venuta voglia di far conoscere meglio gli abitanti del nostro villaggio. Per questo, alla fine dell’estate, abbiamo deciso di fare un viaggio di esplorazione e conoscenza delle Carte di The Village, dedicando per 15 settimane (tante quante sono le Carte) ogni settimana a una Figura del mazzo, mostrandone caratteristiche e potenzialità, ma anche punti deboli e lati ombra.

Una maratona in 30 post ospitata su DOFVILLE, il blog di DOF e sulla pagina Facebook di The Village, in cui sono emerse le diverse sfaccettature delle figure, grazie ad esempi provenienti dal cinema, dalla musica, dalla letteratura, dall’arte e da altri campi.

Di seguito, i LINK a tutti i post pubblicati: BUONA LETTURA!

LO SCIAMANO

Visione sistemica, capacità di cogliere la complessità dell’insieme e di vedere oltre il reale e il presente. Vedere cosa? Banalmente, quello che non c’è: situazioni, rapporti, mondi. (PUNTATA 1, PUNTATA 2, PUNTATA 3, PUNTATA 4)

IL CUSTODE DEL FUOCO

Il dono come valore, l’attenzione senza contropartita, la gratuità del gesto a favore dell’altro. Il cuore di ogni comunità. (PUNTATA 1, PUNTATA 2)

L’AGRICOLTORE

Tempismo, pazienza, preparazione e cura. Prendersi cura della pianta costruendole attorno il contesto adatto che la aiuti a crescere bene. (PUNTATA 1, PUNTATA 2)

IL MERCANTE-ESPLORATORE

Uscire dai confini protettivi e rassicuranti del villaggio non è mai facile. Ci vogliono coraggio, curiosità e spirito d’avventura. (PUNTATA 1, PUNTATA 2, PUNTATA 3)

IL TESSITORE

Saper costruire reti di relazione, lavorare sulla coesione e la connessione all’interno dei gruppi di lavoro, trovare equilibri complessi nelle situazioni più difficili. (PUNTATA 1, PUNTATA 2)

IL CUOCO

Una profonda comprensione delle potenzialità degli ingredienti e un lavoro sapiente per favorirne la massima espressione. Saper mescolare i sapori, i profumi, i colori di ciascuno in un equilibrio di crescita. (PUNTATA 1, PUNTATA 2)

IL GUERRIERO

Quando è lunedì mattina, quando portiamo avanti un progetto complesso, quando siamo appena a metà giornata e l’agenda è ancora piena, quando siamo stanchi e c’è quella cosa importante che non può aspettare: sfide piccole e grandi che vanno affrontate con coraggio. (PUNTATA 1, PUNTATA 2)

IL COSTRUTTORE

Facilita lo sviluppo delle potenzialità delle persone e delle situazioni, costruendo occasioni e spazi che permettano una libera circolazione delle relazioni, delle idee e delle risorse. (PUNTATA 1, PUNTATA 2)

IL NARRATORE

Veicolo di storie, creatore di significati condivisi, affabulatore. Un grande potere da cui deriva una grande responsabilità. Che sia nelle mani di un giornalista, uno storyteller aziendale o un community manager. (PUNTATA 1, PUNTATA 2)

IL CAPO DEL VILLAGGIO

Ascolto, attenzione, equilibrio, capacità di scegliere sulla base delle priorità e coraggio nel comunicare in modo trasparente i criteri di questa scelta: un mix difficile, che solo in pochi sanno ottenere. (PUNTATA 1, PUNTATA 2)

IL FABBRO

Attenzione ai processi tecnici, vicinanza con la dimensione fisica e tangibile dei progetti, precisione e attenzione per i dettagli. I maker di oggi hanno radici antiche. (PUNTATA 1, PUNTATA 2)

IL LEGISLATORE

Una curiosità congenita, il desiderio di saperne di più sui fatti, sulle persone e sul mondo, spirito critico e attenzione alle regole. (PUNTATA 1, PUNTATA 2)

IL FOLLE

Il contatto con la gioia anarchica della creazione, con la meraviglia del caso e con l’assoluta bellezza dei gesti e delle parole. (PUNTATA UNICA)

IL CACCIATORE

Analisi del contesto, capacità strategica e di adattamento, precisione nell’agire cono le doti che fanno del Cacciatore il vero problem solver di ogni situazione. (PUNTATA UNICA)

L’EROE-TRADITORE

Il jolly che non può mancare in un mazzo che si rispetti. L’elemento che scombina la partita, facendo prendere alle cose una direzione inaspettata. È l’Eroe-Traditore, ma in fondo siamo tutti noi. (PUNTATA UNICA)

 

 

 

Giocare la crisi: a “Innovarsi: idee, opportunità, lavoro” anche The Village

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In partenza a Spilimbergo, “Innovarsi: idee, opportunità, lavoro”, un percorso articolato e diversificato per chi vuole avvicinarsi con maggior consapevolezza al mercato del lavoro. Domenica 2 dicembre, ci sarà anche The Village!

Non facciamo che dirlo: nei momenti di crisi, è importante capire quali sono le risorse su cui possiamo contare per adattarci al contesto che cambia. Partire da noi, dalla nostra esperienza e dalle nostre capacità, è essenziale, ma deve accompagnarsi alla curiosità di esplorare territori nuovi, “serbatoi di risorse” che ci possono aiutare a usare meglio le risorse che già possediamo o a trovarne di nuove.

Come ha fatto il caseificio di Spilimbergo (Udine), che dopo 15 anni di chiusura, ha riaperto i battenti e ha ricominciato a produrre: non forme di formaggio, ma «incontri e mostre, un nutrimento di diverso genere, indispensabile per tutti». È nata così l’Associazione culturale “Il Caseificio”, uno dei partner di un’interessante iniziativa dal titolo “Innovarsi: idee, opportunità, lavoro”.
Si tratta di un progetto di rete nato dalla collaborazione tra il Progetto Giovani del Comune di Spilimbergo, l’Associazione culturale “Il Caseificio”, la Cooperativa Itaca e l’Oratorio In Rete di Spilimbergo per dare una chiave di lettura della complessa situazione relativa al mondo del lavoro. Un programma articolato che arriva fino a febbraio 2013 e in cui trovano spazio seminari, laboratori, workshop motivazionali, mostre, incontri. Tutti diversi e rivolti a bisogni specifici, ma animati dal desiderio di offrire strumenti, opportunità e informazioni a tutti i giovani (e non solo) che prenderanno parte alle varie fasi del progetto.
L’iniziativa ha il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Pordenone, della Fondazione CRUP, e il contributo di Friulovest Banca e dello Studio Professionale Associato di Spilimbergo.

All’interno del progetto, il Caseificio propone un percorso motivazionale e di promozione e sviluppo del talento personale. Domenica 2 dicembre, alle 15.30 e grazie a Cooperativa Sociale Itaca, i nostri Nicola Gaiarin e Giovanna Tinunin faciliteranno il laboratorio dal titolo “THE VILLAGE: dal gioco di società al gioco sociale”. Una presentazione con sessione di gioco aperta, una domenica pomeriggio diversa e dedicata alle competenze sociali che possiamo usare all’interno delle nostre comunità.

Itaca è stata presente anche martedì 20 novembre, alle 20.30, con la presentazione “FAB: l’innovazione crea sviluppo sociale”, tutta dedicata al generatore di impresa per lo sviluppo sociale che sta vivendo proprio ora le fasi più intense di formazione ai futuri startupper, all’interno della Village Academy.

Entrambi gli incontri si terranno presso la sala dell’Associazione Culturale “Il Caseificio”, in piazzetta Walterpertoldo n. 4 (ingresso da via Richelda). Per consultare la lista completa degli appuntamenti, CONSULTA LA BROCHURE.

INFO UTILI

Cosa: “THE VILLAGE: dal gioco di società al gioco sociale
Dove: Associazione Culturale “Il Caseificio”, in piazzetta Walterpertoldo n. 4 (ingresso da via Richelda), a Spilimbergo.
Quando: Domenica 2 dicembre, a partire dalle ore 15.30.
INFO: giovanna.tinunin@dofcounseling.com